Senza arte né parte

“Noi siamo gente che si sa riciclare

IMG_2068

“Senza arte né parte” è un film del 2011 diretto da Giovanni Albanese. Nel cast troviamo Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Hassani Shapi, Donatella Finocchiaro e Sonia Bergamasco.

Il sottotitolo dice tutto: “Operai, artisti, disoccupati e squattrinati”.

La storia si sviluppa ai nostri giorni nella bellissima Puglia. Alfonso Tammaro, industriale della pasta, si mette in testa di trasformare la sua azienda artigianale in una super tecnologica, licenziando in tronco i suoi operai storici, Enzo, Carmine e Bandula, che poi però vengono richiamati in servizio come custodi. Qui scoprono che il loro datore di lavoro colleziona opere d’arte di un bizzarro artista contemporaneo. Visto che i compratori le pagano a caro prezzo, decidono di riprodurre le opere e di iniziare una nuova vita da falsari d’arte. Iniziano dalla famosa “Tela tagliata”, per rendersi subito conto che non è così facile come si erano prefigurati…

FONTANA_Tagli su tela

FONTANA_Tagli su tela

 

Alla fine, dopo enormi sforzi, stanno per riuscirci, ma il fallimento definitivo di Tammaro e la vendita all’asta delle opere (che perdono così tutto il loro valore) determina la fine della loro carriera. I pochi soldi guadagnati saranno donati all’indiano Bandula per consentirgli di raggiungere i familiari in patria, a Bombay.

Un modo davvero arguto e spiritoso di parlare di arte moderna, che per qualcuno può essere discutibile, ma è pur sempre un’espressione dell’ingegno!

(dati e trama essenziale del film tratti da wikipedia.org)