Chiara Lubich- L’amore vince tutto

“Accendiamolo, accendiamolo l’amore! “

Una scena del film

Una scena del film

Confesso che fino a qualche giorno fa ero completamente ignorante su questo personaggio che, invece, si è distinto per aver fondato un movimento, fatto del bene, rischiato in prima persona, ricevuto riconoscimenti da personalità molto importanti.

Ho trovato quanto segue: Chiara Lubich, all’anagrafe Silvia (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008), è stata una saggista e docente italiana, fondatrice del Movimento dei focolari, che ha come obiettivo l’unità tra i popoli e la fraternità universale. Di fede cattolica, è considerata una figura rappresentativa del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale . Donna carismatica, sin dai primi anni Quaranta ha rotto anzitempo stereotipi della figura femminile portando la donna ad una dimensione sociale e ad un ruolo nella Chiesa cattolica allora inediti.

La bellissima fiction diretta da Giacomo Campiotti e interpretata dalla bravissima Cristiana Capotondi si incentra proprio su questo: siamo a Trento, nel 1943. Sotto i bombardamenti dovuti alla Seconda Guerra Mondiale, Chiara Lubich  è una maestra elementare che vorrebbe realizzare il suo ideale di fratellanza universale. Libera, appassionata e coraggiosa, prende un Vangelo e in quelle pagine trova le risposte che le cambiano la vita. Decide così di dedicare tutta se stessa a Dio, senza però chiudersi in convento. Al contrario, Chiara vuole vivere tra la gente e aiutare i più bisognosi. Accanto a lei le amiche Ines (Aurora Ruffino), Giosy (Miriam Cappa), Natalia (Valentina Ghelfi), Dori (Sofia Panizzi) e Graziella (Greta Ferro). Dopo aver lasciato famiglie e fidanzati, aiutano chiunque sia in difficoltà e si supportano l’una con l’altra senza alcuna vanità. Il movimento comincia a crescere, tanto da attirare l’interesse della Chiesa, ma anche l’invidia dei benpensanti, che non hanno mai vista nulla di così innovativo.

È grazie al suo costante impegno a gettare ponti di pace e di unità tra persone, generazioni, ceti sociali e popoli coinvolgendo persone di ogni età, cultura e credo, che l’Unesco le conferì il Premio per l’Educazione alla pace 1996, il Consiglio d’Europa il Premio Diritti Umani ’98  (ma c ebbe anche numerosi altri riconoscimenti a livello culturale e sociale).

Chiudiamo con una delle frasi più significative: “Nel tuo cuore sai che non c’è futuro senza  perdono!”

Chiara Lubich

Chiara Lubich nella vita e nella fiction

(Dati essenziali della fiction e della biografia di Chiara Lubich tratte da wikipedia.org)