Tempo di esami

Esami di Stato

Esami di Stato

Foto come questa sembrano essere diventate dei preziosi reperti storici.  Eppure abbiamo sempre allestito in questo modo le nostre scuole per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi di primo e secondo ciclo…

Quest’anno no, non si può. La maledetta pandemia da Covid-19 ha vinto anche in questo e le scuole si sono dovute adattare… Quindi gli esami cosiddetti “di terza media” si stanno svolgendo in modalità a distanza, con i professori del Consiglio di Classe collegati via Meet o via Zoom (o altre piattaforme di meeting che non ho ancora usato…) e lo studente che espone il proprio elaborato d’esame dal suo pc, cercando di condividere lo schermo e di cliccare link, preferibilmente dopo aver cacciato i genitori dalla stanza di casa che ha scelto per questa sua prestazione didattica che solo qualche mese fa avrebbe immaginato di tutt’altro genere… Ma tant’è: deve andar bene per forza…

Quanto all’esame dei fratelli maggiori, quello che una volta si chiamava “esame di maturità”, è stata confermata la modalità in presenza, ma ovviamente previa assicurazione delle misure di sicurezza! Per questo motivo tutti i licei e gli istituti superiori in questi giorni si stanno ingegnando con entrate multiple in sede, percorsi segnalati e distanziati, aule off-limits, accesso consentito solo all’esaminando accompagnato da un solo familiare e solo se entrambi sono provvisti di mascherine. Insomma, un vero piano di emergenza. E non può essere altrimenti! È ben chiaro a tutti il fatto che la pandemia non è scomparsa e che non dobbiamo abbassare la guardia per nessun motivo! Neppure per il tradizionale “esame di fine ciclo”!

Ho avuto occasione di fare un salto nel mio liceo qualche giorno fa ed è stato emozionante rivedere (ovviamente in assoluta sicurezza e sperimentando la nuova modalità di  saluto “gomito contro gomito”) colleghi sentiti per mesi solo per telefono o visti nelle immagini a pixel traballanti delle videochiamate…

Ma che tristezza mi ha fatto vedere che la sistemazione ormai rituale rappresentata dalla foto (tra l’altro originale e non vecchissima…) era lontana anni luce, quest’anno! Soluzioni totalmente diverse, tanto spazio vuoto, tanta freddezza nei rapporti interpersonali. Insomma, tutto è dovuto cambiare perché nulla cambiasse!

Oggi prima riunione preliminare delle commissioni d’esame al completo: tutti i docenti del Consiglio di Classe e presidente esterno si riuniscono per conoscersi e per approntare il nuovo iter d’esame, stravolto ma riconoscibile. E i ragazzi? I ragazzi in tutto questo stravolgimento sono i più colpiti, in quanto per l’ennesima volta di ritrovano a sostenere un esame per le cui specificità non si sono preparati se non nelle ultime settimane. Ma stavolta non è frutto dell’ennesima riforma operata da un ministro dell’istruzione appena subentrato, bensì di un virus tremendo e invisibile che ci ha attaccato e indebolito, tenendoci in ostaggio dalla nostra vita.

Però la Scuola resiste. Sempre. E così i “santi prof.”, armati di mascherina e spray igienizzante, si apprestano a salutare in modo abbastanza tradizionale i loro studenti, che per tre lunghissimi e faticosissimi mesi hanno salutato, visto, guidato, seguito, incoraggiato da dietro un pc. Perché un pc, da solo, NON fa scuola!!!