Anus mundi

Titolo completo: Anus mundi. Cinque anni ad Auschwitz- Birkenau

anus

Shockante*, come lascia presumere sin da subito il titolo più che significativo: avete capito bene…. Anus mundi (ovverosia “ano del mondo”) è un’espressione coniata nel 1942 da Heinz Thilo, medico delle SS, per descrivere Auschwitz in estrema sintesi. Trent’anni dopo, Wieslaw Kielar ‒ prigioniero ad Auschwitz- Birkenau e uscito miracolosamente vivo (almeno fisicamente) da quell’ inferno, la usa per definire in modo più che icastico quel luogo di morte, vergogna dell’umanità intera.

La narrazione scorre lenta, forse a causa dello stile descrittivo, brutale e violento sotto ogni punto di vista. Meno avvincente la seconda parte del libro, che non si può- pur tuttavia- non finire.

La scena che non dimenticherò mai? Quella dello Stehbunker : mai avrei lontanamente immaginato che un uomo potesse concepire un simile luogo di “martirio”, qualcosa al cui confronto le punizioni inferte (secondo la leggenda) dagli spietati Cartaginesi al “povero” condottiero romano Attilio Regolo sono ben poca cosa…

Meno bello di altri libri simili? Sicuramente, ma non per questo meno importante.

Insomma, una lettura come dovere civico più che come intrattenimento…

 

*mi si scuserà se lo scrivo alla vecchia maniera: nella mia visione dell’ortografia è molto più icastico (quindi in questo caso essenziale!)

latineloqui69