La locandiera

« Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. »
(Carlo Goldoni, La locandiera, 1752)

 

locandiera

La locandiera è una commedia in tre atti scritta da Carlo Goldoni  nel 1753. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia.

La storia si incentra sulle vicende di Mirandolina, un’attraente e astuta giovane donna che possiede a Firenze una locanda ereditata dal padre e la amministra con l’aiuto del cameriere Fabrizio.

 

Chiaramente, si tratta di un’opera accessibile a tutti: ha lo scopo di divertire il pubblico proveniente da qualsiasi ceto sociale. L’opera rispecchia il dibattito sulle classi sociali vivo nel Settecento e nell’Illuminismo (italiano e non solo…): notiamo infatti come Mirandolina si preoccupi dei suoi interessi, incarnando in un certo senso i nuovi ideali della borghesia emergente in questo secolo. I nobili, poi, sono rappresentati nella varia articolazione che caratterizzava l’aristocrazia del XVIII secolo: nobili di antica stirpe (nobiltà di spada) ma decaduti e privi di mezzi, nobili ricchi di appoggi e relazioni ma non di denari, borghesi da poco nobilitati (nobiltà di toga) e guardati con disprezzo malcelato dagli altri ceti elevati. Nell’insieme, gli aristocratici rappresentano i parassiti della società che non contribuiscono minimamente al suo sviluppo pretendendo privilegi e servigi, rendendosi ridicoli agli occhi degli spettatori (a differenza di Mirandolina, il Conte ed il Marchese NON lavorano, anzi se ne guardano bene!).

Una commedia- insomma- che ha segnato i tempi a livello letterario per la famosa “riforma goldoniana del teatro”, ma che ha rappresentato anche uno dei passi nel lungo e faticoso percorso della donna verso la sua libertà.

Se poi avrete la fortuna di rivederlo a teatro (magari in una riscrittura e rivisitazione moderna) ne godrete appieno il valore intrinseco.

Un saluto ai miei alunni del IIE e del IV C, che hanno partecipato attivamente ad una rivisitazione in chiave moderna presso un teatro famoso:

locandiera_anni Ottanta

 

La Locandiera

 Di Carlo Goldoni

Sarah Biacchi in Mirandolina

E con Andrea Pennacchi – Cavaliere di Ripafratta; Daniele Marmi – Marchese di Forlipopoli; Davide Strava – Fabrizio; Michele Mori – Conte D’Albafiorita; Davide Dolores – Servitore e Commediante; Luca Rodella – Servitore e Commediante

Regia di Mirko Artuso

Costumi di Silvana Galota

Progettazione scene di Mirko Artuso, Alice Rachele Biondelli, Silvia Bernardi

Disegno luci Andrea Patron

Fantastico: una sorta di “Locandiera Anni Ottanta”: risate a crepapelle dall’inizio alla fine. Ma il messaggio resta comunque quello goldoniano: la donna sa cosa fare per ottenere ciò che si è prefissa. E ci riesce. Sempre!

Intelligenti pauca… 😉

(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

 

latineloqui69