I demoni di Berlino

“La Germania stava cambiando colore. L’incendio era ormai divampato”

demoni di Berlino

Il romanzo di Fabiano Massimi del 2022 è ambientato a Berlino, il 27 febbraio 1933. Alle nove di sera le strade della città sono deserte per colpa del freddo pungente. Fino a quel momento, la serata è identica a tante altre che segnano la fine dell’inverno tedesco. Ma in un attimo cambia tutto: i pompieri della città ricevono una chiamata concitata. Devono accorrere al Reichstag, il parlamento, perché qualcuno ha appiccato il fuoco. Sulla scena, in un tempo troppo breve, giungono anche Adolf Hitler e Hermann Göring, che non perdono tempo a indicare i colpevoli dell’attentato: i comunisti. Nell’arco di poche ore, il segretario del sempre più potente partito nazionalsocialista chiede e ottiene lo stato di emergenza. E, nell’arco di pochi mesi, vince le elezioni con il 44 per cento delle preferenze. Ma chi ha ordito davvero la trama dell’attentato che ha innescato la concatenazione di eventi più tragica della storia dell’umanità? Poche sere prima dell’incendio, commissario Sigfried Sauer della polizia di Monaco è stato attirato a Berlino da una vecchia conoscenza, l’ispettore Karl Julian, il quale gli ha comunicato che Rosa, la donna di cui l’ex commissario è innamorato, si è unita alla Resistenza ed è sparita. La ricerca di Rosa diventerà quindi l’oggetto di una sua ricerca forsennata insieme al tentativo disperato di sciogliere le intricate trame tessute dalle forze politiche in lotta “Non poteva non pensare che anche la democrazia più imperfetta rimanesse preferibile a qualunque dittatura”). Ad aiutarlo Johanna Tegel, l’unica donna operativa nella sezione criminale della polizia.

Questa la sinossi (più o meno modificata) che ho trovato su Amazon. In realtà il libro è molto di più! Si tratta di un romanzo pseudostorico ad impostazione abbastanza tradizionale, con una “spruzzata” di giallo e di romanzo psicologico (“Il volto è la sede dell’anima. La finestra da cui gli uomini si affacciano al mondo e lo ricambiano”).

E tutto questo è raccontato in SOLE 4 giornate narrative: giovedì 23 febbraio 1933 (“quattro giorni prima”), venerdì 24 febbraio 1933, sabato 25 febbraio 1933 e lunedì 27 febbraio 1933, che costituiscono le 4 macrosequenze del romanzo. Con una lentezza narrativa inattesa per un giallo,  ma in una prosa scorrevole e piana; una scelta ad hoc, a mio avviso, che prova a rappresentarci un “tempo che si ferma” nella sua velocità, un rimanere attoniti e paralizzati di fronte ad un precipitare degli eventi storici  (“Quando un mese fa è accaduto l’impensabile, e quel caporale austriaco ha ottenuto la nomina (…) non mi sembrava così grave che Hindenburg avesse concesso il cancellierato ad Hitler. Dopotutto nel governo i nazisti restano una minoranza, quella nomina è poco più che un contentino…”). Molto “particolare” la presentazione (storica e psicologica insieme) di Hitler e del suo entourage.

Bellissimo ed efficace (moralmente e civilmente) l’explicit, che non vi riporto per non rovinarvi il gusto della scoperta!

E non dimentichiamo il titolo: a voi scoprire chi sono quei “demoni”!

Infine, se vi piacerà, ricordate che lo stesso autore nel 2020 ha pubblicato  “L’angelo di Monaco“,  un thriller si ambientazione simile , sempre “in equilibrio tra inoppugnabile realtà storica e avvincente finzione”*. Credo che lo leggerò.

*stessa “pagina” Amazon succitata