Ciò che inferno non è

inferno

“Mi ricordo ancora la prima lezione con lui. Si era presentato con una scatola di cartone”.

Quasta una delle prime scene del libro, che rendono dunque chiara la sua natura di romanzo- testimonianza, una sorta di memoriale. Ma non è tutto qui! Man mano che si prosegue, è chiara la sua natura di pamphlet, di opera di denuncia sociale, che procede parallelamente al ricordo del “mitico” personaggio di Don Pino Puglisi (“3P” per i suoi alunni, come lo stesso fortunato D’Avenia…).

E durante la lettura scorrono davanti ai nostri occhi le descrizioni- altrettanto belle e  icastiche- lette in “A testa alta” o le magistrali scene viste in “Alla luce del sole”, con l’ineguagliabile Luca Zingaretti.

Insomma, un libro, quello di D’Avenia, che completa una preziosa trilogia…

Da non perdere.

P.S. Sono grata ad alcune mie alunne di alcuni anni fa, che me ne indicarono l’esistenza, invitandomi a leggerlo! Avevano ragione!

latineloqui69