La Divina Commedia_IL MANGA

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Ispirato nello stile dalle incisioni di Gustave Doré e affascinato dalle parole di Dante, Go Nagai interpreta la Commedia con un’importante trasposizione a fumetti che predilige le figure più interessanti e inquietanti dell’opera” (dalla quarta di copertina)

Ero a conoscenza dell’esistenza di questo manga da qualche anno, cioè da quando un mio studente di quarto liceo scientifico (ricordo ancora la sua espressione mentre me lo diceva, durante una ricreazione come tante altre…) mi disse che la Divina Commedia che io gli spiegavo tutti i giorni era stata trasformata anche in un bellissimo manga dai disegni “pazzeschi”. Per vari anni non ho curato questa “dritta” di lettura, presa da altre tipologie di libri, e solo ora che l’ho finito capisco quanto ho sbagliato…

Pur non avendo intenzione di paragonare in nessun modo quest’opera all’innegabile modello (dal quale lo separano anche innegabili differenze di impostazione e di stile…), non posso tuttavia negare che si tratta di un piccolo capolavoro della fumettistica internazionale. Esattamente come mi disse quel mio alunno, sono proprio i disegni a fare la differenza: ti attirano, ti incuriosiscono, ti avvolgono con la loro icasticità. E se è vero (come è vero) che ancora ci chiediamo come il Sommo Dante abbia fatto ad immaginare ciò che ci racconta nel suo capolavoro letterario mondiale, è altrettanto innegabile il fatto che tradurlo in disegni deve essere stata per Go Nagai un’impresa titanica… E non parlo tanto della sua corposità fisica (che pure c’è, visto che si tratta di un volumone imponente e pesante…), ma della sua efficacia espressiva, con quei disegni così minuziosi, dettagliati e brutali allo stesso tempo…

Ma andiamo con ordine, presentando innanzitutto l’autore, il cui nome all’inizio non diceva molto a me che non sono un’esperta del settore “manga”: Go Nagai, al secolo Nagai Kiyoshi, è arrivato alla ribalta internazionale con il filone robotico; nel 1972, infatti, pubblicò Mazinger Z, poi Getter Robot, Jeeg e Ufo Robot Grandizer. Legato da sempre alla Commedia dantesca e in generale alle tematiche esoteriche (trattate anche in Devilman), nella sua piena maturità artistica decise di affrontare la trasposizione a fumetti della sua più grande ispirazione con “La Divina Commedia”, opera in tre volumi usciti in prima edizione per Kondansha tra il 1994 e il 1995 e ristampati innumerevoli volte. Quella che ho letto io è la prima edizione Omnibus, in volume unico (edizione italiana del 2019).

E ora passiamo al manga. L’impostazione è chiaramente quella dantesca, con la suddivisione nelle tre cantiche corrispondenti ai tre regni dell’aldilà attraversati da Dante. Ogni cantica è suddivisa in cerchi, gironi e cieli, come nell’opera originale. Il racconto procede per sintesi, ovviamente, dato che sarebbe inconcepibile immaginare una trasposizione completa delle centinaia di personaggi presenti nella Commedia dantesca, ma non dovete immaginare una sintesi esagerata o radicale! Sicuramente l’Inferno è molto più dettagliato del Purgatorio e soprattutto del Paradiso, ridotto ad una citazione “al volo” delle pagine dantesche… Purtuttavia, tutti i personaggi che abbiamo ancora a mente, anche dopo decenni dal nostro studio scolastico, sono presenti e sono perfettamente riprodotti! E NON ci sono errori di rilievo, se escludiamo il fatto che Cacciaguida è definito “bisavolo” di Dante, anziché “trisavolo”… Ma mi sembra ben poca cosa rispetto al resto dell’opera, no?

Insomma, una chicca da non perdere!!! Proprio come sosteneva il mio studente liceale….  Del resto, non c’è niente da fare: per quanto possa sembrare un paradosso anche solo a livello lessicale, noi docenti abbiamo sempre da imparare dai nostri discenti… 😉