I FAMOSI 100 passi

Chi non conosce a memoria scene, battute e accompagnamenti musicali del bellissimo film “I cento passi“?

Si tratta di un film del 2000 diretto da Marco Tullio Giordana  dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato, impegnato nella lotta alla mafia nella sua terra, la Sicilia.  Il titolo prende il nome dal numero di passi che intercorrono tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti.

Il giovane Peppino Impastato (interpretato da un già bravissimo  Luigi Lo Cascio, alla sua prima prova e già premiato con un David di Donatello) vive  nella sua piccolissima Cinisi (in provincia di Palermo) cercando di sfuggire all’inesorabile legame con l’ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato (un intenso Luigi Maria Burruano)  un po’ per inerzia, un po’ per paura non ha la forza di rompere. Anche di fronte alla vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita ad attaccare il boss Gaetano Badalamenti,  “don Tano” (il bravissimo Tony Sperandeo, perfettamente calato nei panni del personaggio), e a denunciarne pubblicamente e senza mezzi termini le malefatte, nonostante gli ammonimenti carichi di amore intenso della madre Felicia (la bravissima Lucia Sardo). Inizia quindi a scrivere articoli veementi, poi apre poi Radio Aut per trasferire la sua denuncia dalla carta stampata all’etere, infine si candida alle elezioni comunali per il partito Democrazia Proletaria. Poi- inesorabile- la morte, tramite agguato e  massacro, il 9 maggio  1978, nello stesso giorno dell’esecuzione di Aldo Moro.

Questa tragica coincidenza, come dice il caro amico Salvo Vitale (interpretato da un Claudio Gioè ancora alle prime armi, ma già bravissimo) rischia di far passare sotto silenzio questa uccisione, come “una delle tante che avvengono in quella terra”; e in effetti  la sua storia e la sua tragica fine passarono praticamente inosservate e restarono ignote alla massa per più di vent’anni, sino all’uscita di questo magistrale film.

Un bravissimo Giordana ne consegna la figura e l’ingiusta morte all’eternità.

Per questo motivo nella mente di ognuno di noi Peppino Impastato ha il viso, i tratti, la profondità dello sguardo e l’intensità espressiva di Luigi Lo Cascio, memorabile quando legge insieme alla madre nel garage in cui è andato a vivere abbandonando la casa paterna, “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini….

E che dire poi della magistrale colonna sonora, con  il brano The House of The Rising Sun degli Animals, che è diventata per tutti “la canzone dei 100 passi”?

Insomma, un grandissimo film che NON si può NON conoscere a memoria….

Noi, nel quarantennale della sua morte, vogliamo ricordarlo così…

 

Luigi Lo Cascio

Luigi Lo Cascio

Immagine e dati liberamente tratti da wikipedia.org

latineloqui69