Cigola la carrucola del pozzo

 

Cigola la carrucola del pozzo

(Montale, Ossi di seppia)

 

Cigola la carrucola del pozzo,

l’acqua sale alla luce e vi si fonde.

Trema un ricordo nel ricolmo secchio,

nel puro cerchio un’immagine ride.

5 Accosto il volto a evanescenti labbri:

si deforma il passato, si fa vecchio,

appartiene ad un altro…

Ah che già stride

la ruota, ti ridona all’atro fondo,

10 visione, una distanza ci divide.

 

Fra i temi della poesia di Montale- per quanto non sia quello pòrincipale-  c’è quello della memoria.

Per quanto sembri una lirica descrittiva, è evidente la presenza di un significato simbolico abbastanza complesso.

Montale ci vuole dire- in sostanza- che tutto è effimero e non riusciamo a trattenere nella memoria neppure i volti amati e gli istanti di gioia: essi sono solo un barlume, un’illusione che si spegne, rifluendo nella profondità dell’inconscio (“nell’atro” del pozzo).

Il tutto  è espresso dal poeta attraverso immagini concrete (un’altra bellissima prova di “correlativo oggettivo”): il volto femminile, che si deforma e invecchia  e allude al fatto che il passato si modifica nella nostra memoria, finché ritorna in fondo al pozzo e si allontana definitivamente.

Un’altra poesia bellissima, icastica come poche.

Grande Montale…