BANGLA

“Sono italiano come voi, solo un po’ più nero…”

bangla

“Bangla”, per la regia di Phaim Bhuiyan, è una commedia del 219 con lo stesso Phaim Bhuiyan, Carlotta Antonelli, Alessia Giuliani, Milena Mancini, Simone Liberati, Pietro Sermonti, ma anche Martina Pinto nel ruolo della “ragazza sogno”! Il film ha vinto un premio ai Nastri d’Argento, ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, inoltre in Italia al Box Office ha incassato 201 mila euro. Non male per un'”opera prima”…

Phaim è un giovane ragazzo bengalese di 22 anni, nato in Italia, quindi ITALIANO A TUTTI GLI EFFETTI, che se ha avuto la cittadinanza solo a 18 anni (come prevede la legge). Vive nel quartiere romano di Torpignattara (“Torpigna”, per i Romani) e passa le sue giornate tra la famiglia (composta da un padre sognatore, una madre molto tradizionalista ed una sorella prossima al matrimonio con un altro ragazzo bengalese), il lavoro da steward in un museo, le visite al suo amico pusher Matteo e la musica, suonando con la sua band “Moon Star Studio”, composta da lui e dai tre suoi migliori amici. Con il suo gruppo, a volte suonano in giro per locali ed è proprio durante una di queste serate che Phaim conosce Asia, una giovane ragazza romana della quale si innamora. Adesso la vita di Phaim è ad un bivio. Il ragazzo deve prendere una decisione: andare via dall’Italia e partire per Londra con la famiglia, oppure restare a Roma per rimanere con i suoi amici di sempre e con la ragazza che ama.

Cosa farà? Indovinate…

Per chi come la sottoscritta “Torpigna” ha rappresentato un luogo della gioventù, rivedere certi luoghi e contesti ha del magnifico!

Basta sentire  “Ieri ho visto una tipa sul 105…” e rivengono in mente ore e ore passate sul ben noto autobus della Casilina, quello sempre pieno, sempre in ritardo, sempre unico. E poi, sentire addirittura “Ho fatto le elementari alla Pisacane poi il liceo al Kant” scatena il momento del romanticismo puro!!!

Il resto viene da sé, facendo centro su tematiche importanti come l’integrazione, il dibattito ancora aperto sul diritto di cittadinanza (Sermonti lo affronta molto calorosamente a tavola e non possiamo che concordare con lui!), il gap generazionale, la relazione tra giovani e vecchi, tra immigrati e residenti di antica data, il futuro dei giovani e il loro mondo, fatto di grandi sogni, enormi desideri, realizzabilità spesso pari a zero.

Insomma, un film per riflettere.

(immagine e linee essenziali della trama tratte da wikipedia)