Una gita scolastica

“Avete portato le sigarette”?

Una gita scolastica

Una gita scolastica è un film del 1983, diretto da Pupi Avati, selezionato in concorso per la 40ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Protagonisti Carlo Delle Piane e Tiziana Pini.

Il film inizia con il malore di un’anziana signora, Laura, che riprende in mano da una sorta di “valigia dei ricordi” la foto di classe di terza liceo e rivive in una sorta di dormiveglia  l’emozione di un momento speciale della gioventù, al termine dell’anno scolastico del 1914: la gita scolastica di tre giorni a Firenze, concessa in premio alla sua classe, la terza G, la migliore di quel liceo di Bologna. I trenta bravissimi allievi, maschi e femmine, guidati dal docente di italiano, il Professor Balla, e da quella di disegno, la Professoressa Stanzani, attraverseranno a piedi l’Appennino da Bologna a Firenze passando per Sasso Marconi e Porretta Terme.

Il clima è quello scanzonato delle gite scolastiche (espressione ora sostituita da quella, ben più fredda e asettica, di “uscite didattiche”):  arrivo al mattino presto davanti alla scuola, saluto frettoloso ai genitori troppo premurosi, zainetti pieni di oggetti personali, cuori pieni di eccitazione ed entusiasmo scanzonato, gesti cavallereschi e cortesi che mal celano un interesse mai manifestato per una  compagna a cui non si è mai avuto il coraggio di dichiararsi, esperienze improbabili che possono trovar posto solo in quel clima “sospeso e fluttuante” nel quale il momento delle gite scolastiche è circoscritto.

Il tema dell’attrazione del professore timido, impacciato e non avvenente per la collega bella, biondissima e solare è una sorta di topos cinematografico che non può non ricordare quello della pietra miliare dei film del genere, “La scuola”, di Daniele Luchetti (con i due colleghi-quasi amanti Silvio Orlando e Anna Galiena), ma in questo caso alcune specificità e -soprattutto- la conclusione, tragica e incredibile allo stesso tempo, fanno del film del Maestro Pupi Avati un unicum.

In sostanza, un prezioso film che sa di antico, non solo e non tanto per i colori e per la pellicola in sé, ma soprattutto per i toni e le atmosfere che si respirano dall’inizio alla fine.

Un film sulla scuola che -incredibilmente- avevo “mancato” sinora… Quindi grazie a chi me ne ha regalato il DVD per il mio ultimo compleanno!

 

(dati essenziali del film tratti dalla relativa pagina di wikipedia)

 

 

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