Pinocchio

“I ragazzi che vogliono fare di testa loro prima o poi se ne pentono”

Ielapi in una scena del film

Ielapi in una scena del film

“Pinocchio” è un film fantastico del 2019 co-scritto, diretto e co-prodotto da Matteo Garrone basato  sul notissimo romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi.

Il film ha ricevuto 15 candidature all’edizione 2020 dei David di Donatello, vincendo in cinque categorie: Miglior scenografo, Miglior truccatore, Miglior costumista, Miglior acconciatore e Migliori effetti speciali visivi. Ha inoltre ricevuto 2 candidature agli Oscar dell’anno seguente nelle categorie Migliori costumi e Miglior trucco.

INTERPRETI e PERSONAGGI principali: Federico Ielapi: Pinocchio; Roberto Benigni: Geppetto; Rocco Papaleo: Gatto; Massimo Ceccherini: Volpe; Marine Vacth: Fata Turchina (adulta); Gigi Proietti: Mangiafuoco; Alida Baldari Calabria: Fata Turchina (bambina).

La TRAMA è più o meno quella che conosciamo da quando eravamo bambini:  Mastro Geppetto, un povero falegname, vedendo che nella sua città è arrivato il teatro delle marionette di Mangiafuoco, decide di costruirsi un burattino di legno per guadagnarsi da vivere tenendo spettacoli. Si dirige quindi dall’amico Mastro Ciliegia per chiedergli un pezzo di legno da lavorare. Ciliegia, spaventato da un tronco dotato di vita propria, lo dona a Geppetto. Quest’ultimo inizia a costruirsi la marionetta, che chiama Pinocchio; durante la lavorazione, si accorge che Pinocchio è vivo e senziente e decide di tenerlo come un figlio, ma il burattino inizia a correre fuori e torna a casa mentre Geppetto lo sta ancora cercando. Il Grillo Parlante, coinquilino di Geppetto, tenta di aiutare Pinocchio dandogli dei consigli, ma il burattino gli lancia contro un martello per zittirlo.

Quando Geppetto torna a casa trova Pinocchio con i piedi bruciati dal fuoco. Dopo averglieli ricostruiti, Geppetto vende la sua giacca per poter comprare a Pinocchio un libro di scuola. Il burattino, colpito da tale sacrificio, si avvia verso la scuola ma le sue buone intenzioni vengono sbarrate dal teatro dei burattini, per cui vende il libro per comprarsi il biglietto. Mentre sta guardando lo spettacolo, Pinocchio viene notato dalle marionette, anche loro vive e senzienti, e viene invitato sul palco per divertirsi con loro. Attirato dal trambusto, il burattinaio Mangiafuoco si arrabbia poiché il suo spettacolo sia andato a monte. Questi rinchiude Pinocchio nel suo carrozzone con l’intenzione di usarlo come legna da ardere, ma Pinocchio supplica il burattinaio di lasciarlo libero. Mangiafuoco decide di lasciar andare Pinocchio e gli dona cinque monete d’oro da dare a Geppetto. Mentre percorre la strada per tornare a casa, Pinocchio viene fermato da due loschi figuri, il Gatto e la Volpe, subito attirati dalle monete che il burattino porta con sé. I due lestofanti gli suggeriscono di provare a seminarle nel Campo dei miracoli, un luogo dove germoglieranno in un albero pieno zeppo di soldi. Pinocchio si lascia accompagnare dai due al Campo dei miracoli, situato nel Paese dei Barbagianni. I tre si fermano a mangiare ad un’osteria a spese di Pinocchio e, dopo essersi messi d’accordo per riprendere il cammino a mezzanotte, il Gatto e la Volpe si separano dal burattino con una scusa. Pinocchio riprende il cammino da solo e, ignorando gli avvertimenti del Grillo Parlante, si avventura nel bosco dove viene attaccato da due briganti incappucciati (il Gatto e la Volpe travestiti). Pinocchio nasconde le rimanenti quattro monete in bocca e inizia a scappare, ma viene acciuffato e impiccato a un albero. Il burattino viene tratto in salvo da una giovane fata dai capelli turchini, che lo fa medicare da dei dottori ospitandolo a casa sua. Una volta guarito, Pinocchio viene interrogato sul perché si trovasse nella foresta e non a casa o a scuola. Preso dall’imbarazzo, il burattino mente e come per magia il suo naso si allunga, finché la Fata è costretta a richiamare uno stormo di picchi per accorciarglielo. La Fata annuncia a Pinocchio che deve raggiungere Geppetto, preoccupato per la sua assenza. Mentre torna a casa, Pinocchio incontra nuovamente il Gatto e la Volpe, che convincono Pinocchio ad andare al Campo dei miracoli. Pinocchio si lascia convincere, pianta le monete e va a prendere dell’acqua per annaffiarle. Durante la sua assenza, il Gatto e la Volpe rubano le monete e scappano. Scoperto il furto, Pinocchio corre al tribunale per denunciare il fatto, ma siccome la giustizia non favorisce gli innocenti nel Paese dei Barbagianni, il Giudice-gorilla lo condanna all’ergastolo. Per fortuna il burattino riesce a farsi scagionare dicendo di aver commesso un reato, e quindi viene scarcerato. Pinocchio torna a casa e scopre che Geppetto, preoccupato della sua scomparsa, lo aveva seguito fino al porto. Il burattino raggiunge il porto e si butta in mare per ritrovarlo, ma naufraga sull’Isola delle Api Industriose, dove viene salvato da una donna, che è la Fata Turchina divenuta adulta. Scoperto che Pinocchio vuol diventare adulto come lei, gli fa promettere che se si fosse comportato bene lo avrebbe trasformato in un bambino vero. Dopo essersi ben inserito nella sua scuola, il burattino fa amicizia con Lucignolo, un ragazzo monello e disobbediente che lo invita a seguirlo nel Paese dei Balocchi, luogo dove i bambini possono fare tutto ciò che vogliono. Pinocchio, inizialmente combattuto, decide di seguirlo. Dopo aver passato una giornata di divertimento, i due si trasformano in asini. Il proprietario vende il ciuchino al direttore di un circo, che lo costringe ad esibirsi in spettacoli di acrobazia, ma un giorno, notando di sfuggita la Fata, inciampa e si azzoppa. Ormai inutilizzabile, il direttore del circo decide di affogare il ciuco in mare e poi scuoiarlo per usare la sua pelle per un tamburo. Mentre è in acqua, però, la Fata chiama a raccolta dei pesci che divorano la pelle d’asino di Pinocchio, riportandolo alla sua forma originale.

E non finisce qui, ovviamente!

Sembra che “Pinocchio” sia stato un progetto di passione per Garrone, che aveva disegnato il primo storyboard della storia all’età di sei anni. A differenza dei precedenti film di Garrone, diretti agli adulti, Pinocchio si rivolge sia agli adulti che ai bambini, ma NON SOLO ai bambini come si potrebbe immaginare. E in effetti questa è la prima caratteristica del film che si riscontra: rispetto al pur bel precedente adattamento di Roberto Benigni (il famoso “Pinocchio” del 2002 diretto e interpretato da Roberto Benigni, che firmò anche la sceneggiatura con Vincenzo Cerami e la produzione), questo è quasi una riscrittura: pur non modificandone la trama, di cui opera solo qualche taglio qua e là, Garrone la modernizza, con aggiunte di testo e contesto che ben si adattano ad opera e messaggio.

CURIOSITà: Roberto Benigni (che aveva interpretato Pinocchio in un precedente adattamento diretto da lui stesso) ha detto: “Un grande personaggio, una grande storia, un grande regista: interpretare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle più grandi forme di felicità”. Carlo Calenda, il ben noto politico, che è anche nipote di Luigi Comencini regista del celebre sceneggiato TV del 1972 con Nino Manfredi, ha affermato di avere apprezzato il film, considerandolo ben fedele allo stile del romanzo, sebbene non possa superare in personalità il capolavoro di suo nonno.

In sostanza, un bel capolavoro da vedere e rivedere. A qualsiasi età, appunto!

(immagine e dati essenziali del film tratti dalla relativa pagina di wikipedia)