Tutti a bordo

 

“I bambini sono la gioia della vita, ma non sul mio treno!”

tutti a bordo

“Tutti a bordo” è un film del 2022 diretto da Luca Miniero. Con Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso, Giulia Michelini, Massimo Ceccherini e uno stuolo di bambini vocianti.

Dopo la fine del lockdown, Bruno deve fare da accompagnatore ad otto bambini durante un viaggio in treno per portarli in una scuola estiva. Tuttavia viene distratto in stazione dall’arrivo del padre Claudio e i bambini prendono il treno senza di loro. Bruno e Claudio si mettono quindi sulle tracce dei bambini, che intanto si godono il lungo viaggio senza accompagnatori.

I due uomini, assieme a un ragazzino giunto in ritardo Milo, si troveranno ad affrontare un’avventura più rocambolesca dei bambini. Prima salgono sul primo treno, ma li porterebbe in Francia; così, una volta scesi, accettano il passaggio di un gruppo di irascibili vegani, che li scaccia una volta scoperto che i tre mangiano carne. Il gruppo si imbatte poi in un pulmino di permalose suore napoletane e in una futura sposa in procinto di festeggiare il suo addio al nubilato.

Giunti in Sicilia, Claudio vende i cellulari dei bambini a dei pastori, in cambio di un’Apecar. I tre vengono raggiunti anche da Chiara, la moglie di Bruno, infuriata per la vicenda. I bambini, perseguitati per tutto il viaggio dal perfido controllore Mario, vengono infine ritrovati dall’insegnante del campo estivo, un severo istitutore che gestisce la struttura come una sorta di prigione. Bruno, Claudio e Chiara, sollevati di avere ritrovato i bambini, decidono però di dare ai ragazzi una classica vacanza estiva, e di farli “evadere” dalla scuola.

Una serie di battute esilaranti caratterizzano il copione, complice la presenza di tre maghi della comicità espressiva come Storti, Buccirosso e Fresi. Ne cito solo alcune a campione: “Adesso lo capisci perché a Natale ti regaliamo solo uno stupido tagliacarte?”; “Accollo? Che vuol dire “accollo”? Esprimiamoci in italiano, per favore!”; “Apro la gente, vuoi che non sappia aprire una macchina?”.

In sintesi, nulla più che un film per bambini, una specie di remake italiano di “Mamma, ho perso l’aereo!” , un inno alla libertà, un sogno di indipendenza in età di pubertà. Ma ben fatto! Per novanta minuti di spensieratezza.

(dati della trama tratti dalla relativa pagina di wikipedia)