Ricordo di lezioni passate

Stavo vedendo una puntata di una delle mie serie preferite, Provaci ancora prof 7, e ho avuto un flash.

La Prof.ssa Baudino leggeva alla sua classe di studenti adulti l’incipit di un bellissimo racconto di Calvino, “L’avventura di due sposi”, chiedendo poi loro un commento del contesto e dell’intreccio.

“L’operaio Arturo Massolari faceva il turno della notte, quello che finisce alle sei. Per rincasare aveva un lungo tragitto, che compiva in bicicletta nella bella stagione, in tram nei mesi piovosi e invernali. Arrivava a casa tra le sei e tre quarti e le sette, cioè alle volte un po’ prima alle volte un po’ dopo che suonasse la sveglia della moglie, Elide.” (Da: Italo Calvino, L’avventura di due sposi, in I racconti, Einaudi,Torino, 197

La memoria è tornata a tantissimi anni fa, quando insegnavo in un prestigioso liceo del circondario di Roma: una delle colleghe del mio Consiglio di Classe (che ancora ricordo per il suo grande iperattivismo didattico e che ancora sento per la stima che ho sempre avuto di lei e per il carisma che aveva sulle sue/nostre classi…), che qui chiameremo semplicemente Manuela, aveva avuto l’idea di metter su un progetto BELLISSIMO intitolato “Letteratura e industria”. Le lezioni si tenevano in Aula Magna e prevedevano non solo la lettura di passi belli come questo, ma anche la parallela visione di film sull’argomento. I nostri ragazzi erano estasiati e partecipi come non mai.  Certo, perché…  anche questo è “FARE SCUOLA”!!!

Allora è vero che la memoria procede per associazioni spesso casuali, come le famose madaleinettes di proustiana memoria!

Latineloqui69