Finché c’è prosecco c’è speranza

NON basta essere più vecchi per essere una figura paterna.

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“Finché c’è prosecco c’è speranza” è un film giallo/drammatico del 2017 di Antonio Padovan, tratto dall’omonimo romanzo di Fulvio Ervas; è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2017.
Nella campagna veneta, zona di produzione del vino Prosecco, si verificano alcuni omicidi. Il conte Desiderio Ancillotto, strenuo difensore della coltivazione biologica è da poco morto, forse per suicidio, e appare l’unico sospettato. L’ispettore Stucky (Giuseppe Battiston), da poco nominato, è chiamato a indagare sulla vicenda.

E pian piano tutto viene fuori! Lui e il suo collega (il bravissimo Roberto Citran) pazientemente cercano di capire… Alla fine persino Celinda, la figlia di Ancillotto, la bravissima e bellissima Liz Solari, venuta dall’America per il funerale del padre, che sin da subito aveva messo in vendita la villa di lui, impara ad assaporare quel luogo magico, circondato da vigneti e un silenzio profondo…

Bravo Battiston! Non lo vedo così spesso nei film che mi capita di guardare (qualche giorno fa l’ho visto in “Bar Sport”, insieme a Claudio Bisio, e mi ha colpito molto…), ma è davvero una presenza forte sullo schermo!

(dati del film tratti da Wikipedia.org)