Pane e tulipani

Ricordati che la libertà è un diritto inviolabile!

Una scena intensa del film

Una scena intensa del film

Molto bello questo vecchio film di 23 anni fa, che ho “recuperato” grazie ad un post di Facebook: vi ho ritrovato dei giovanissimi Licia Maglietta, Antonio Catania e Giuseppe Battiston, tre attori che adoro da sempre per la loro bella interpretazione di fiction di pregio, ma anche una bravissima Marina Massironi, “compagna” di Aldo, Giovanni e Giacomo in un paio di bei film di successo.

Pane e tulipani è un film del 2000 diretto da Silvio Soldini, vincitore di numerosi riconoscimenti: nove David di Donatello, cinque Nastri d’argento, dieci Ciak d’oro e tre Premi Flaiano, oltre a tre candidature agli European Film Awards del 2000.

La trama può apparire scontata: Rosalba è una casalinga pescarese di origini napoletane, madre di due adolescenti e moglie di Mimmo, titolare d’una ditta d’idraulica e sanitari, piuttosto rozzo oltre che infedele. Assieme alla famiglia e agli amici, partecipa a una squallida gita a Paestum, organizzata da una ditta di venditori di pentole ed elettrodomestici. Durante una sosta del pullman, prima di proseguire il viaggio verso Roma, Rosalba si attarda in un autogrill e viene dimenticata sul posto. Decide di tornare a casa con un passaggio in auto, ma il viaggio le dà l’occasione per una fuga improvvisata verso Venezia.

E invece non lo sarà! Perché proprio quel viaggio è per lei l’inizio di una vita nuova, una ricerca di sé stessa, una costruzione del sé. Si tratta quindi, in sintesi, di una  “pellicola di formazione” (non so se esiste l’espressione: nel caso, avrei creato un neologismo!), non “semplicemente” di una commedia romantica, come viene etichettata sul web. Un’opera per riflettere e far riflettere. E non vi aspettate un finale scontato, un “borghese” rientrare nei ranghi! E non aggiungo altro…

“Recuperatelo” anche voi, se – come a me – finora vi è sfuggito!