Si muore tutti democristiani

Tutte le persone importanti hanno un bell’ombrello” 

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“Si muore tutti democristiani” è un film del 2017, scritto e diretto dal collettivo italiano Il Terzo Segreto di Satira.

Il titolo del film è un riferimento al titolo che il manifesto usò in prima pagina, a caratteri cubitali, il 28 giugno 1983, il giorno dopo le elezioni politiche italiane del 1983 (“Non moriremo democristiani”). Protagonisti Walter Leonardi, Massimiliano Loizzi, Marco Ripoldi e la meravigliosa Valentina Lodovini (“Lo vuoi fare? Fallo! Non lo vuoi fare! Non farlo!”). Ma c’è posto anche per Paolo Rossi, Francesco Mandelli e Cochi Ponzoni (il “padrone” dell’ombrello nella locandina del film).

I tre protagonisti, accomunati dagli stessi ideali e dalle stesse convinzioni politiche, hanno alle spalle un passato fortemente etico e antisistemico e militano, pur con inclinazioni diverse, tra le file della cosiddetta sinistra italiana. Hanno anche gli stessi sogni e la  passione per il videomaking, ma faticano ad emergere in quel mondo: hanno fondato una piccola casa di produzione, che si barcamena tra video per il sociale, per i sindacati e persino per i matrimoni, cercando di mantenere sempre una sorta di coerenza etica e politica. Ma i loro sogni sono molto più grandi: desiderano poter finalmente tornare a realizzare documentari a tema sociale e girare il mondo per lavoro. Improvvisamente, ricevono una proposta che potrebbe finalmente permettergli di realizzare i loro sogni: una Onlus che si occupa di immigrazione li ingaggia per girare un documentario, offrendogli un considerevole compenso economico.

Fin qui tutto bene. Ma non è tutto oro quel che luccica: il capo della Onlus risulta coinvolto in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Il dilemma dei tre ragazzi è tanto lineare quanto complesso: sono disposti a rinnegare tutto ciò in cui hanno sempre creduto nel nome di “una buona causa”? È moralmente accettabile fare cose pulite con soldi sporchi?

La crisi è inevitabile: Enrico, il più fedele alla linea politica, è deciso a rifiutare l’offerta, Fabrizio si rimette al giudizio di un tribunale e, nel frattempo, vede tutta la faccenda come un’opportunità per farsi un nome, infine l’indeciso Stefano, diviso tra le due posizioni senza la forza di scegliere da quale parte stare. Alla fine, cosa decideranno di fare? Accetteranno il compromesso per una serenità economica altrimenti irraggiungibile in quanto precari?

Sullo sfondo un’Italia in crisi, la corruzione dilagante, la tragedia del G8 del 2001, in sostanza il nostro amato Bel Paese, con tutte le sue bellezze, ma anche con le sue tragiche peculiarità… (“Ma si possono fare tre anni ai domiciliari solo per un regalino tra amici?”;  “Forse sono di sinistra solo perché ho fatto il Classico…”).

Meditiamo, gente, meditiamo…

(Dati della trama e immagine tratti da wikipedia.org)