OPERAIO IN UNA FABBRICA D’ARMI

Letteratura in pillole,

per la riflessione del giorno

GUERRA

GUERRA

 

Operaio in una fabbrica d’armi

 

Non influisco sul destino del globo, non son io che incomincio le guerre.

Son con te o contro di te- non lo so.

Non pecco. E proprio questo mi tormenta: che non influisco, non pecco.

Tornisco minuscole viti e preparo frammenti di devastazione,

e non abbraccio l’insieme, non abbraccio il destino dell’uomo.

Io potrei creare un altro insieme, altro destino (ma come farlo senza frammenti?)

di cui io stesso, come ogni altro uomo,

sarei la causa integra e sacra  che nessuno distrugge con le azioni,

né inganna con le parole.

Il mondo che io creo non è buono

eppure non sono io che lo rendo malvagio!

Ma questo basta?                                                              

Andrzej Jawin (1957, pubblicata nel 1958), Profili di Cireneo II

(immagine tratta da www.pinterest.it)