Il mistero di Abbacuada

IL MISTERO DI ABBACUADA (2017)

abbacuada


Siamo davanti alla nascita di un nuovo tenente Colombo? Mutatis mutandis, possibile!

Il tenente dei carabinieri Giorgio Roversi è stato trasferito in Sardegna per motivi disciplinari, per cui all’improvviso il giovane ufficiale si trova proiettato in una terra che niente ha in comune con la sua amata Bologna. Solo pochi giorni dopo il suo arrivo Roversi deve fare i conti con un omicidio piuttosto inquietante: Luigi Gualandi, proprietario di Villa Flora, ha scoperto un cadavere con un orecchio mozzato nella grotta di Abbacuada (interessante la spiegazione del nome…), un luogo pericoloso ai confini della sua tenuta. Tutto lascia pensare a una vendetta consumatasi secondo i canoni del codice barbaricino, un codice d’onore non scritto, una sorta di giustizia para-statale e barbarica, ma accettata da tutti gli isolani come preziosa e avita, che Roversi ignora del tutto e lo mette di fronte alla Sardegna più arcaica e misteriosa. Per fortuna, ad affrontare il caso non è solo: Gualandi, ex ufficiale veterinario dell’Arma, sarà un prezioso alleato per il tenente, a cui lo unisce una viscerale passione per Tex Willer. L’incontro tra i due è determinante: alle proprie capacità deduttive, Roversi può affiancare le efficaci e preziose intuizioni di Gualandi.

Ma un delitto che sembrava semplice si rivela molto più complicato del previsto e la soluzione non sarà prprio la più scontata e la più attesa dai lettori di romanzi gialli incalliti.

Pregevole lo stile espressivo di Gavino Zucca, che con tecnica veristica affianca l’italiano al sardo (sassarese, per la precisione, che proprio sardo non è…) al bolognese. Efficace la sua presentazione dei personaggi, sempre attenta alla psicologia e all’interiorità.  And… last but not least un elemento prezioso del romanzo: quell’insieme di consuetudini, caratteristiche, rumori, colori e… sapori (!) che SOLO un sardo può conoscere così bene e far riconoscere così precisamente…

Insomma, un valido e BRAVISSIMO scrittore di gialli.

Il tenente Roversi potrebbe ben essere l’erede dell’ormai “consumato” (ma sempre fruibilissimo) Tenente Colombo.

latineloqui69