Tutto sarà perfetto

“La vita è fatta di attimi di perfezione nei quali arriva la giusta luce e tutto ci appare come deve essere, e forse il segreto non è cercare di prolungare questi attimi, di fermarli ad ogni costo, che nulla può essere fermato, ma accontentarsi di godere del bello, di scorgerlo”

Marone

Il libro di Lorenzo Marone “Tutto sarà perfetto” è stato per me una piacevolissima sorpresa… Come ho avuto occasione di dire ad una cara amica alla quale lo consigliavo durante la lettura, non ne immaginavo un così alto valore letterario. Il motivo? Il semplice fatto di averlo trovato tra i libri disponibili gratuitamente su una ben nota applicazione di lettura. Mi sono detta che doveva trattarsi di un libro non altrimenti vendibile, altrimenti non si spiegava…

Così ho cominciato a leggerlo senza troppe aspettative. E invece vi ho trovato un romanzo fantastico, ambientato su una bellissima isola (che -fatte le dovute differenze-  mi ricordava tanto il precedente letterario di Elsa Morante). La trama, intrigante e preziosa fonte di riflessione allo stesso tempo, ci catapulta nel mondo della maturità e dei relativi “sensi di colpa”  nei confronti dei nostri genitori…

A differenza di quanto potrebbe far pensare il tutolo (che tuttavia avrà una sua giustificazione nel triste ma meraviglioso finale) la vita del protagonista,  Andrea Scotto,  è tutto fuorché perfetta, specie quando c’è di mezzo la famiglia. Quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, una sorta di “malato della sindrome di Peter Pan”), egli ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: sia dal padre Libero Scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, sia  dalla sorella Marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. Proprio Marina, costretta a partire per un’incombenza familiare non altrimenti gestibile, deve a malincuore rivolgersi al fratello – di cui per ovvi motivi di incompatibilità caratteriale NON si fida per niente…-  per affidargli temporaneamente la gestione del padre gravemente malato. Andrea vorrebbe rifiutare, ma non trova il modo; così È inizia di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da Marina è solo una delle tante regole che vengono infrante. Tallonato da Cane Pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, Andrea si trova a sbarcare a Procida, tornando  dopo anni sui luoghi dell’infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d’amore (“anche se ho tentato di dimenticarlo, ora so che non si può cancellare il posto dove tutto è iniziato“).. E per fortuna, diremmo noi…

A voi scoprire il motivo…

(dati essenziali della trama tratti da ibs.it)