Coco prima di Chanel

“Ho aspettato mio padre tutte le domeniche, ma non è più tornato…”

Una scena del film

Una scena del film

“Coco avant Chanel – L’amore prima del mito” (Coco avant Chanel) è un film biografico francese del 2009 diretto da Anne Fontaine e liberamente basato sul romanzo “L’irregolare” (L’Irrégulière) della scrittrice e giornalista Edmonde Charles-Roux. La pellicola, interessante per il taglio, tratta la storia della stilista francese Coco Chanel (interpretata da Audrey Tautou) dalla povertà e i primi lavori come cabarettista fino alla nascita della sua casa di alta moda, immagine di eleganza e raffinatezza, parallelamente dando ampio spazio e risalto alla sua vita privata.

TRAMA: 1893. Le piccole sorelle Gabrielle e Adrienne Chanel, orfane di madre, vengono abbandonate nell’orfanotrofio dell’abbazia di Aubazine dal padre (da allora mai più rivisto), che parte per l’America in cerca di fortuna.

1908. Di giorno Gabrielle lavora come sarta per gli artisti di un cabaret, mentre di notte si esibisce nello stesso locale come cantante e ballerina insieme ad Adrienne, eseguendo una canzone su un cagnolino di nome Coco che si perde al Trocadéro di Parigi. Le due ottengono l’attenzione di due ricchi avventori, l’aristocratico Étienne Balsan per Gabrielle e il barone Maurice de Nexon per Adrienne: Coco diventa il soprannome di Gabrielle, mentre Adrienne diventa di fatto la moglie del barone, il quale tuttavia non la sposerà mai a causa dell’opposizione dei suoi famigliari.

Privata di opportunità e guidata da una spinta interiore nel farcela a tutti i costi, Coco decide di lasciare la città di provincia e raggiungere la tenuta in campagna di Balsan. Qui accetta di intrecciare una relazione con Balsan, tuttavia facendo valere la propria indipendenza. Coco impara a cavalcare, e questa esperienza le dà l’idea di progettare pantaloni per donne. Incontra l’attrice Emilienne d’Alençon, facente parte della cerchia di amici di Balsan, e inizia a progettare cappelli e abiti per lei, così come per se stessa. Inizia dunque a reinventare gli abiti da donna lasciando cadere corsetti e decorazioni eccessive, e accorciando le gonne.

Ed è solo l’inizio!

Molto bella la scena finale, una “chicca” quanto a chic!

(dati essenziali della trama tratti della relativa pagina di wikipedia)