Toscana

“Nessuno è speciale, ma tutti lo possiamo diventare, se chi ci guarda è la persona giusta”

Un inatteso e insperato giorno di ferie (da calendario regionale), quindi dopo essermi svegliata presto per godermi l’arrivo del sole e dedicata a TUTTI i doverosi  adempimenti che ci spettano alla fine dell’anno scolastico -e chi fa il mio stesso lavoro sa di che mole elefantiaca io stia parlando- ho pensato di dedicare qualche minuto all’aggiornamento del mio blog, che non curo da tempo per mancanza di tempo…

Quindi vi racconto la bellezza di un film che ho visto un paio di sere fa su una piattaforma molto nota: TOSCANA.

Una delle più belle scene del film

Una delle più belle scene del film

“Toscana” è un film del 2022 scritto e diretto da Mehdi Avaz e interpretato da Anders Matthesen nel ruolo dello chef stellato Theo Dahl. Originariamente era previsto per un rilascio a dicembre 2021, ma a causa della pandemia di coronavirus, è stato rinviato. Dopo che il film è stato prodotto e come è capitato per tantissimi altri prodotti cinematografici, Netflix ha acquistato i diritti di distribuzione, ha annullato l’uscita nelle sale e lo ha fissato per un’uscita il 18 maggio 2022 sulla loro piattaforma. È stato in gran parte accolto negativamente dalla critica, che ha criticato in particolare la sua prevedibilità e sceneggiatura, ma è stato un successo tra gli spettatori, diventando il quinto film più visto in tutto il mondo su Netflix nella sua prima settimana.

Sin da subito è finito al centro delle polemiche per una bellissima scena in cui viene mostrata la produzione del buonissimo  il mitico parmigiano: in effetti, se si tratta del famosissimo e costosissimo Parmigiano Reggiano, leggiamo sul web che  “nasce non solo nelle province di Parma e Reggio Emilia. Proprio così, perché l’area della DOP (Denominazione di Origine Protetta) include pure le province di Modena, Bologna e Mantova. Con alcuni limiti, però. Per la provincia di Bologna, solo la parte a sinistra rispetto al fiume Reno. Per quella di Mantova, solo la parte meridionale, ovvero la porzione a destra del Po”; se invece il riferimento era al “cugino” Grana Padano, leggiamo che “la sua zona di produzione comprende un territorio più ampio rispetto a quello del Parmigiano, vale a dire trenta province di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Trentino“.

Questo clamoroso errore ha fatto insorgere molte proteste sui social da parte di molti utenti ma ha attirato anche l’attenzione del Consorzio Parmigiano Reggiano, intervenuto sulla questione attraverso le parole di Fabrizio Raimondi, capo ufficio stampa e portavoce della presidenza del Consorzio (…)”.

E se invece il riferimento fosse semplicemente al TIPO di formaggio che ci rende noti nel mondo, ANCHE nei Pesi nordici? Al netto delle polemiche, tuttavia, devo dire che all’inizio il film non mi attirava più di tanto a causa del titolo, a mio avviso generico e scontato; ma alla fine ho ceduto alla curiosità e devo dire che non solo il titolo era azzeccatissimo, ma che era un bel film sulle relazioni parentali, sul rapporto madre/figlio, sul conflitto generazionale, sulla realizzazione di sé, sulla Vita in genere…

La trama è solo apparentemente scontata: uno chef pluristellato danese viene contattato un giorno qualunque della sua vita soddisfatta a livello professionale ma triste a livello personale (e solo una madre poteva accorgersene…) da un curatore testamentario che gli riferisce della dipartita del padre italiano, che gli ha lasciato un’intera tenuta in Toscana. La sua ovvia reazione è di rifiuto e di disappunto: un padre che non lo aveva mai cercato (quindi mai amato?) si faceva vivo, post-mortem, a cercare di ristabilire un contatto mai esistito? All’inizio non vorrebbe neanche partire per affrontare la questione, poi si fa convincere da chi è più saggio di lui. Quel viaggio, che sarebbe dovuto durare “due-tre-giorni-al-massimo”, si trasforma in un viaggio nel passato e in una scelta per il futuro, ANCHE – incredibile a dirsi- da un punto di vista professionale!

Insomma, probabilmente non un capolavoro, con degli errori (forse) e delle scene scontate e da cliché, ma un prodotto con un messaggio chiaro: le radici familiari non si estirpano facilmente… Il tutto condito da una miriade di immagini di Bellezza pura, quella meraviglia che (parmigiano o non parmigiano) caratterizza questa nostra bellissima regione d’Italia. Una bellezza che può “affascinare” (nel senso letterale del termine…).

Quindi, da vedere!

Dati essenziali del film: relativa pagina di wikipedia

Notizie sulla produzione del Parmigiano in Italia: Dove si fa il Parmigiano Reggiano (magnaparma.com)

Estratto sulle polemiche relative alla scena con il Parmigiano reggiano: Toscana e Parmigiano Reggiano, film Netflix è un caso: polemica (virgilio.it)