Attenti al gorilla

“Non ė vero che l’uomo deriva dalla scimmia. La scimma deriva dall’uomo!” 

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Confesso che la colpa è di “Lol. Chi ride è fuori”, che i miei studenti qualche settimana fa mi hanno spinto a conoscere in una “maratona” su Netflix… Prima di vedere quella trovata demenziale non mi sarei mai sognata di vedere un film con Matano e Lillo! E invece sbagliavo! Per quanto si tratti di un film demenziale, la coppia di comici funziona, altroché! Matano è un caratterista niente male, Lillo è quella spalla che esce fuori all’improvviso, con la battuta inattesa e imprevedibile, l’aprosdòketon classico!

“Attenti al gorilla” è un film del 2019 diretto da Luca Miniero. Lorenzo (Matano) è un avvocato che sta divorziando da Emma (Cristiana Capotondi), con la quale è ormai ai ferri corti, ma tenta goffamente di salvare il rapporto con i tre figli, le gemelline Rosa e Sara (“le due gemelle di Shining”!) e il primogenito Ale, che a causa della sua “zeppola” si è chiuso in una condizione di mutismo selettivo. Dopo una gita allo zoo, l’avvocato decide di difendere i diritti di un gorilla (dalla riconoscibilissima voce di Claudio Bisio) che soffre le costrizioni della sua gabbia, e il giudice, riconoscendogli lo status di “persona non umana”, concede al primate il trasferimento in Africa, che però dovrebbe essere a spese del difensore; dunque lo squattrinato Lorenzo decide di tenersi il gorilla in casa, di nascosto dalle autorità e dalla ex moglie, nell’appartamento che condivide con l’amico mammone Jimmy (Lillo).

La presenza “ingombrante” del gorilla darà luogo a situazioni esilaranti, ma sarà anche l’occasione per Lorenzo di trascorrere più tempo con i figli e capire le loro fragilità. Ma anche il motivo per farsi distruggere casa e ristrutturala a mo’ di giungla, con tanto di mezzo albero al centro del salotto…

A completare il quadretto, la presenza esilarante dell’avvenente estetista- segretaria (la bravissima Diana Del Bufalo), che ospita l’avvocato nel suo retrobottega, e la voce fuori campo della mamma di Lillo (la bravissima Nunzia Schiano).

In sostanza, una commedia surreale, come è stata giustamente definita, alla quale non si deve chiedere nulla più di un’oretta e mezza di risate demenziali. Che talvolta sono salvifiche…

(dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)