Habemus papam

Non io, Signore, ti prego!” 

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“Habemus Papam” è un film del 2011 diretto da Nanni Moretti e ha per protagonisti Michel Piccoli, Margherita Buy e lo stesso regista Moretti. Ma ci sono anche i bravissimi Renato Scarpa e Roberto Nobile.

Dopo la morte del papa, si riunisce a Roma il conclave per eleggere il suo successore. Dopo che i primi scrutini si erano conclusi con delle fumate nere, dato che nessuno dei candidati favoriti aveva raggiunto il quorum necessario, viene eletto a sorpresa il cardinale Melville (Piccoli). Al momento della pubblica proclamazione, mentre il cardinale protodiacono sta per annunciare il nome del nuovo pontefice alla folla dei fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il neoeletto ha un violento attacco di panico e fugge via nello sconcerto generale, interrompendo la cerimonia prima che sia pubblicamente annunciata la sua elezione.

Il portavoce della Santa Sede riesce a eludere le domande della stampa e le curiosità del mondo intero, riferendo che il nuovo pontefice ha sentito il bisogno di raccogliersi in riflessione e preghiera prima di concedersi pubblicamente, ma che, prevedibilmente, nel giro di poche ore si sarebbe affacciato al balcone per festeggiare assieme ai fedeli l’inizio del nuovo pontificato. Secondo il codice di diritto canonico, infatti, finché il papa non si presenta dinnanzi al popolo sul balcone, la cerimonia di elezione non è conclusa e l’intero conclave (come da etimologia del termine, CUM + CLAVIS) non può avere alcun contatto con l’esterno. Altro che “Noi andiamo a fare colazione a Borgo Pio”!

Nel frattempo, il collegio cardinalizio, fortemente preoccupato dalla crisi depressiva in cui sembra essere caduto il nuovo pontefice, fa convocare presso la Santa sede lo psicoanalista professor Brezzi (Moretti), un noto luminare del settore. I cardinali accolgono con diffidenza lo psicoanalista, ma consentono comunque che questi possa esaminare il Santo Padre. Brezzi, alla presenza dei cardinali, effettua una seduta analitica sul pontefice, dalla quale però non emerge nulla di particolare, se non la depressione e il senso di impotenza che affliggono il papa. Brezzi consiglia quindi una seduta presso uno psicoanalista che non conosca l’identità del papa, dopodiché viene trattenuto in Vaticano poiché egli è ormai entrato a far parte dello staff che assiste il conclave durante la sua convocazione e dunque come i cardinali non può aver contatti con l’esterno.

Una famosa scena del film

Una famosa scena del film

Non si tratta di un film recente, tutt’altro. Lo avevo già visto un paio di volte in TV, ma ho deciso di guardarlo di nuovo. E ho fatto bene! Ancora una volta mi ha colpito la genialità di Moretti, che non delude mai! Avremmo mai pensato ad un conclave in questo modo? Certamente no. E certamente gran parte di ciò che vediamo in questo film geniale è pura creazione artistica, però… Abbiamo mai pensato al fatto che ogni Papa è innanzitutto un uomo, con le sue paure, le sue titubanze, le sue crisi, i suoi momenti di depressione? Abbiamo mai pensato a come ci si potrebbe sentire davanti alla domanda “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”, o peggio ancora davanti al “Nuntio vobis magnum gaudium”? La reazione potrebbe essere un umanissimo “Aiutatemi! Non ce la faccio!”.

Da vedere e rivedere!!!

(Dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)