Io sono Tempesta

“Una legge buona costa come una legge cattiva. Tanto vale che sia buona!”

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“Io sono Tempesta” è un film del 2018 diretto da Daniele Luchetti, con protagonisti Marco Giallini, Elio Germano e Eleonora Danco.

Numa Tempesta, ricco uomo d’affari romano, sta chiudendo un importante accordo per la costruzione di una nuova metropoli nelle lande deserte del Kazakistan. Nella sua gloriosa e celebrata carriera, Numa ha spesso e volentieri eluso le regole, al punto da risultare “senza fissa dimora” perché vive in un albergo di lusso. Il fisco però arriva a presentargli il conto e Numa, condannato per un reato di qualche anno prima, è affidato ai servizi sociali per lavorare in una cooperativa che fornisce assistenza primaria a senzatetto.

L’altezzoso Numa fatica ad abituarsi alla nuova realtà. Le mansioni umili cui è costretto e il rapporto conflittuale con gli utenti, i quali lo disprezzano per il suo status sociale, non favoriscono un inserimento dell’imprenditore nella nuova realtà. L’unico rapporto significativo che stringe è quello con Bruno, un giovane padre che dopo il divorzio dalla moglie vive da senzatetto assieme al figlio. Numa prende in simpatia la causa di Bruno e del figlio, rivedendo in loro quel rapporto conflittuale che lui ha avuto con un padre che non lo ha mai sostenuto. Bruno, che sogna di riscattare la propria condizione, aiuta Numa a entrare in sintonia con gli altri utenti della cooperativa. Numa sconta però pesanti difficoltà sul lavoro, poiché il sequestro del passaporto gli impedisce di seguire i lavori in Kazakistan e i finanziatori lo stanno abbandonando.

Ne uscirà completamente diverso da come vi è entrato…

Ricordo di aver letto qualche tempo fa un bellissimo libro di Michela Murgia intitolato “Noi siamo Tempesta” (potete leggere la recensione qui: https://scuolaeculturaoggi.myblog.it/2019/06/22/noi-siamo-tempesta-storie-senza-eroe-che-hanno-cambiato-il-mondo/): già il titolo del film me lo ha ricordato immediatamente; poi, siccome esso-in modo davvero originale- è diviso in “capitoli” con tanto di titolo, quando ho visto quello dell’ultimo, “Noi siamo Tempesta”, sono rimasta basita. Sarà un riferimento voluto? Ci ho pensato e ripensato, non trovando risposta… Lascio a voi il testimone nella ricerca…

Mi piace chiudere con una bella citazione di una delle scene finali, quasi catartiche:

“Ma quanto è bello quando nella vita le cose si sistemano, eh?” (Elio Germano).

(Dati essenziali della trama tratti da wikipedia.org)