La classe non è acqua

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Davvero in questo caso la classe non è acqua!

Non parliamo di un film recentissimo, eppure potremmo considerarlo uno di quei film che non passano mai di moda!

La trama  è abbastanza prevedibile per un film del genere, ma non troppo… Dopo aver insegnato alcuni anni all’estero, il professor Guido Marinelli (un bravissimo Roberto Citran, perfettamente a suo agio nei panni del docente) torna a Roma e si prepara al suo nuovo incarico. Appena fuori dalla stazione una ragazza lo avvicina trafelata, gli lascia un pacco e scappa. Dentro c’è un bambino che Guido porta all’ospedale ed affida ad una giovane dottoressa. Quando arriva a scuola, si accorge che qualcun altro ha preso il suo posto, e solo con una protesta davanti al Ministero della Pubblica Istruzione riesce a riprendersi il maltolto. Finalmente in classe, Guido comincia un difficile rapporto con gli alunni apatici, disinteressati, turbolenti, e, dalla parte opposta, verifica anche lo stato di demotivazione del corpo insegnante. Mentre affronta i problemi quotidiani del lavoro, Guido si tiene anche al corrente sullo stato di salute del bambino abbandonato, fin quando, da alcuni precisi indizi, non capisce che la madre del bambino è una ragazza della sua classe, Anna. Si adopera allora per cercare di metterla di fronte alle sue responsabilità, e di entrare in contatto anche con la famiglia. Molti problemi sembrano risolversi, perché Guido acquista a poco a poco la fiducia degli alunni e si innamora, ricambiato, di Martina, la dottoressa dell’ospedale. Anche l’amicizia del collega Claudio, che lo ha ospitato a casa sua, lo aiuta a superare le difficoltà. E, alla fine, Anna accetta di riconoscere il bambino, insieme al ragazzo che ne è il padre e, quando la burocrazia cerca ancora di allontanare Guido dal suo posto a favore di un “raccomandato”, tutta la classe si oppone in massa…

Il Prof. Marinelli è un po’ tutti noi: il docente idealista e “missionario” che crede ciecamente nella sua scelta di vita, che rema contro tutto e contro tutti, che -se necessario- fa un po’ il professore, un po’ il padre surrogato, un po’ il confidente, un po’ l’amico. Sempre cum grano salis. Senza mai esagerare. Tenendo sempre davanti a sé lo scopo ultimo: il benessere e il successo formativo ma soprattutto personale dei suoi studenti, che per questo lo amano! E come non capirli?

Insomma… un film di vari anni fa (addirittura del 1996), ma ancora non troppo “vecchio”!

(linee essenziali della trama tratte da wikipedia)

La classe non è acquaultima modifica: 2021-02-03T00:18:20+01:00da latineloqui69
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