Sotto il burqa 

“è la pioggia che fa nascere i fiori, non il tuono!”

Sotto il burqa_Una scena del film

Sotto il burqa_Una scena del film

 

“Sotto il burqa” è un un film d’animazione del 2017 diretto da Nora Twomey. Il vero titolo è I racconti di Parvana – The Breadwinner   ed è basato sul romanzo Sotto il burqa di Deborah Ellis (che ha anche collaborato alla sceneggiatura assieme ad Anita Doron), è frutto di una co-produzione internazionale tra Canada, Irlanda e Lussemburgo ed è stato distribuito in tutto il mondo il 17 novembre 2017.

Siamo a Kabul,  in un Afghanistan controllato dai talebani, dove Parvana, una ragazzina di 11 anni, vive con il padre Nurullah, la madre Fattema, sua sorella maggiore Soraya di 18 anni e suo fratello minore Zaki di 2. Un giorno suo padre viene ingiustamente arrestato dai soldati, dopo aver insultato e mentito al suo ex allievo e ora talebano Idrees, che lo ha denunciato come nemico dell’Islam (l’accusa formale è il fatto che tiene libri in casa e…insegna alle figlie femmine!!!).

La famiglia, rimasta senza una figura maschile (anni prima c’era Sulayman, il fratello maggiore di Parvana, ma è morto in circostanze “misteriose”), è destinata a morire di fame, ma Parvana, dopo aver provato a liberare il padre insieme alla madre (che viene violentemente  picchiata), e a comprare qualcosa al mercato senza successo, perché lei non può comprare niente come ragazza, decide di farsi tagliare i capelli e vestirsi da ragazzo con gli abiti di suo fratello Sulayman in modo che possa lavorare e sostenere la sua famiglia. Si fa quindi passare per suo cugino Aatish e rileva l’attività del padre al mercato come venditore e/o lettore e scrittore di lettere, perché in città molti sono analfabeti (“Si scrive tutto, si legge tutto!”); incontra poi una sua vecchia compagna di scuola, Shauzia, travestita anche lei da ragazzo, e le due iniziano da allora a lavorare insieme sempre più spesso. Durante il suo lavoro al mercato Parvana fa amicizia con un uomo, Razaq, un soldato dei talebani ma molto gentile, il quale prima chiede alla ragazzina di leggergli una lettera recapitatagli, poi le chiede di insegnargli a scrivere e riconoscere le lettere che compongono il nome della sua moglie morta. Ora la sua missione (raggiungere il padre in prigione) è forse più affrontabile…

Una sorta di MULAN, se vogliamo semplificare molto. Ma in realtà l’ambientazione è completamente diversa e completamente diverso è il messaggio che questo film lancia. Prezioso l’inserimento dei “racconti” di Parvana, che trasforma in favola tutto il suo vissuto e ci guida pian piano alla scoperta delle verità della sua storia familiare…

Non si tratta di una pellicola leggera, anzi. Tuttavia è un materiale prezioso, anche a livello didattico!

Grazie a chi me ne ha proposto la visione!!! ♥♥♥

 

(dati e immagine del film tratti da wikipedia.org)