Il 7 gennaio si avvicina

TORNARE A SCUOLANON FATEVI INGANNARE dall’immagine: LA SITUAZIONE NON è PER NIENTE SEMPLICE!

 
In ogni “angolo del regno”  oggi si riuniscono Collegi docenti straordinari in modalità online per l’ennesima riorganizzazione delle attività scolastiche (piani orari, gestione degli spazi, tempistica e quant’altro) in attuazione di quanto previsto dal governo. 
Le vacanze sono finite e anche gli studenti delle scuole superiori si apprestano a rientrare in classe: non ci sono tante possibilità di deroga, anzi…
Ora… Io non sono mai stata favorevole alla didattica a distanza, ritengo che si tratti di un surrogato di scuola, al massimo di uno degli strumenti possibili, non di Scuola vera. Ho conosciuto le storture della DaD al 100% e le ho dette e scritte ovunque, ma buttarci in classe in questo momento storico mi sembra davvero incauto (per usare un eufemismo…).
 
E non è solo la mia posizione personale. Scuole su scuole raccolgono firme, firmano appelli, fanno pubblicare articoli e simili. Ma pare non servire a nulla…
Dal 7 saremo tutti in classe come prima della chiusura di inizio novembre. Anzi, non proprio come prima, perché ci sono delle sostanziali novità: siccome dobbiamo rispettare certi vincoli atti a garantire minore presenza di utenti sui mezzi pubblici, ci saranno entrate alle 8, entrate alle 10 (quindi uscite anche oltre le 15, per ovvi motivi…) e settimana lunga per tutti. Esatto: abolita d’ufficio la settimana corta, visto che il sabato è un jolly non da poco da utilizzare per il problema dei trasporti pubblici (meno lavoratori in giro in genere, quindi più posto per gli studenti…). 
E veniamo alle modalità della didattica: a scuola tutti con la mascherina fissa, ovviamente; aerazione a go-go (mi sembra il minimo) nonostante le temperature; rientro a casa anche a metà pomeriggio, quindi congelate tutte le altre attività; di studiare nel pomeriggio non se ne parla proprio: discorso rimandato a tempi migliori.
Quanto alla necessità di mangiare in modo sano… Boh! Per ora non è dato sapere e ogni scuola risolve il problema a modo suo: di certo, però, le scuole superiori di norma non godono di un servizio mensa… 
Quella che segue è solo l’ultima delle petizioni firmate da scuole di Roma area est. Ovviamente lettera morta anche questa…
Chiaramente noi torniamo a scuola con il sorriso sul viso, quello che ci viene dalla possibilità di rivedere finalmente dal vivo i nostri studenti (almeno metà classe al giorno…), ma la domanda è: cui prodest?