In ricordo di Andrea Camilleri

Andrea Camilleri in un'immagine del 2010

Andrea Camilleri in un’immagine del 2010

Un anno senza Camilleri. In realtà non ce ne siamo resi conto, perché il grande Maestro della Letteratura italiana contemporanea non ci ha mai lasciati. Come è possibile? Semplice, perché con la sua ricca e preziosa produzione letteraria exegit monumentum aere perennius! Pochi sono riusciti in questo come lui. Pochi hanno segnato a tal punto di sé lo spazio di eternità che l’ingegno conquista per noi, semplici uomini mortali…

In questo giorno di commemorazione di questo grande Ingegno ho sentito una notizia che ha dello sconvolgente: un suo editore ha ricordato che all’epoca in cui i testi venivano dattiloscritti con la vecchia macchina da scrivere Camilleri gliene consegnò uno che non aveva neanche un (dico: un) segno di cancellatura: non un legittimo ripensamento, non una comprensibilissima sostituzione, non una umana perplessità. Alla sua manifestazione di stupore il Grande Maestro rispondeva  che era così doveva essere, perché così l’opera era uscita dalla sua mente! Non siamo di fronte ad un alieno?

Eppure, girando su Internet trovo questa sua “esternazione” che ha dell’incredibile:  “La felicità per me non ha motivazioni, non ne ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole… Io la felicità l’ho trovata sempre nelle cose terrene, concrete, negli odori, nei sapori, nei rapporti umani, non nella letteratura.“

Per lui, che alla letteratura veva un approccio così facile e naturale, la letteratura non dava la felicità, che invece, gli era garantita da odori, sapori e rapporti umani.

Per questo e per tutto il resto, grazie, Maestro Camilleri!

(immagine tratta da wikipedia)