Mio fratello rincorre i dinosauri

mio fr

TITOLO COMPLETO: Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più.

 

“La guerra è anche questo: andare a prendere il gelato da soli”

Il libro di Giacomo Mazzariol è dedicato (in esergo) alle sorelle Chiara e Alice e al suo supereroe, Gio. Questa è tecnicamente la storia di Giovanni, il fratello con un cromosoma in più, ma non solo di lui. Io la definirei la storia di Giacomo e Giovanni.

Tutto comincia con un’”annunciazione” in piena regola, che avviene in un parcheggio desolato, in un modo un po’ comico ma molto tenero, che si conclude con una frase significativa: “due a due”. Non è un risultato di una partita, ovviamente, ma un annuncio di speranza per Giacomo, che finalmente vede da lontano concretizzarsi il suo sogno di avere un fratello maschio per creare un “duo” da contrapporre alle due sorelle (“Avrò un fratellino? Davvero avrò un fratellino quando nasce come si chiama dove dormirà possiamo iscriverlo a basket?”), che alla fine ha il privilegio di scegliere come chiamarlo, proponendo “un nome che cominci con la G”, in modo che si capisca che sono fratelli!

Ma poi arriva la seconda “annunciazione”: quella meno travolgente, meno scoppiettante, ma soprattutto meno comprensibile alle orecchie dei tre figli. Il bambino sarà “diverso”. Affettuoso, sorridente, gentile, tranquillo e “con i suoi tempi”. Alla nascita, Giacomo nota subito che c’è qualcosa “che non va” nella fisionomia del suo fratellino. Ma non riesce a capire cosa. Comincia quindi la raffica di domande alla madre e al padre, alla ricerca di un perché. Per avere l’unica risposta possibile: “Nella vita ci sono cose che si possono governare, altre che bisogna prenderle come vengono”. Eppure Giovanni, subito ribattezzato Gio, è qualcosa di più! Anche se è difficilissimo farlo mangiare, anche se comincia a camminare molto tardi, anche se ha mille e uno problemi nella quotidianità, Gio porta con sé una ventata di allegria, di bontà, di gioia di vivere, di spensieratezza, di “elettricità” nella vita di Giacomo e di tutti i Mazzeriol. All’inizio -almeno sino alla fine delle scuole medie- Giacomo “lo tollera”, ma se ne vergogna; si cura di lui con affetto in casa, ma cerca di nasconderlo al mondo esterno, soprattutto agli amici, ai cui occhi non può permettersi di “perdere punti”. Ad un certo punto riesce a vedere il fratello con occhi diversi e a non vergognarsene più. Il merito di questo miracoloso cambiamento è anche di un amore adolescenziale: quello per Arianna. Un colloquio con lei riesce a fargli rompere il silenzio su quel “mostruoso” segreto (“Parlammo a lungo di Gio, ovviamente, del perché nel corso delle medie non ero riuscito a dirglielo”) e si conclude con un’affermazione che per Giacomo è un balsamo per il cuore, una medicina per il disgusto che provava per se stesso: “Non importa più quello che hai fatto, ma quello che farai, quello che stai facendo adesso”.  La sua vita al Liceo scientifico procede quindi più serena: Gio è tornato ad essere il suo supereroe, non lo nasconde in una camera dentro casa quando arrivano i suoi amici, lo rende partecipe dei loro giochi demenziali, lo porta al concerto del suo rapper preferito, Moreno, ottenendo per lui un autografo e un selfie. Lo prende a modello, desidera essere come lui in certe occasioni, lo imita. Come si fa con un fratello Maggiore.

“Andare in giro con Giovanni era la cosa che più mi rendeva felice, era come camminare con una giornata di sole in tasca”. “Avevo impiegato 12 anni a vedere il mondo con gli occhi di mio fratello; e ve lo giuro, quel mondo non era affatto male”. “C’era della magia in tutto ciò che faceva, e io capii che avrei passato il resto della mia vita nel tentativo di catturarla”. Chiunque abbia un fratello (o una sorella) maggiore legge in queste affermazioni una klimax di affetto, amore, unione fraterna. Quel sentimento indissolubile che lega i due fratelli G & G.

In sostanza, un libro commovente. E prezioso!

Da non perdere!

E ora posso vedere il film che ne è stato tratto! Vi farò sapere impressioni… 😉