Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memory Doll

“Perché ogni lettera merita di essere consegnata”

È la novità del momento, quindi “andava visto”. Per forza…

Però confesso che stavolta ero molto perplessa, perché non si tratta di un episodio di una serie, ma di un film. L’idea di ritrovarmi per più di un’ora e mezza in un campo di battaglia in mezzo a bombe e combattimenti non mi arrideva proprio…

E invece no! Si tratta di tutt’altro! Un bellissimo film in cui la bellissima Violet si rende protagonista di una toccante storia di bontà e dedizione. Diventa maestra privata di comportamento di una figlia di buona famiglia, Isabel, alla quale deve “insegnare tutto ciò che una vera nobildonna deve sapere”. E così lei, che non ha idea di cosa siano realmente i sentimenti, l’affetto, la forza dirompente dell’amicizia, diventa il punto di riferimento di una ragazza più o meno della sua età, ricca e benestante ma depressa e triste perché si sente in prigione. All’inizio il loro rapporto è terribile, anche perché Isabel tratta malissimo Violet, in quanto la vede troppo perfetta, quindi troppo lontana da lei, irraggiungibile. Ma poi i modi di Violet vincono su tutto. E trasformano Isabel in una ragazza sensibile e in pace con la vita. Non solo. Grazie al suo mestiere di bambola di scrittura la aiuta anche -inconsapevolmente- a ritrovare la sua “sorellina”, dalla quale anni prima si era dovuta allontanare per il bene di lei, in quanto non poteva garantirle una vita dignitosa.

Un bellissimo lieto fine, dunque, ma non alla maniera occidentale. Si tratta pur sempre di un anime giapponese!

Per un paio d’ore di dolcezza e buoni sentimenti. Per un pomeriggio di relax.

Grazie a chi me ne ha proposto la visione!

Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memory Dollultima modifica: 2020-04-07T22:13:36+02:00da latineloqui69
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.