Coronavirus arrivato anche in Italia

Virus

Inutile nascondercelo: siamo tutti un po’ preoccupati dalla diffusione mondiale del virus del secolo, il Coronavirus, precisamente il Covid-19. L’immagine che ho scelto per questo post fa sorridere e l’intento è proprio quello di stemperare la preoccupazione, ma non possiamo negare che la sua diffusione ormai a livello globale ci preoccupa, eccome!

Leggere su uno dei maggiori quotidiani nazionali  “Il coronavirus fa un’altra vittima in Italia, dopo l’uomo morto ieri sera in Veneto. È una donna di Casalpusterlengo di 76 anni, che viveva da sola. La donna è morta in casa e sarebbe stata contagiata perché nei giorni scorsi era stata nel pronto soccorso di Codogno” non lascia tranquilli- è ovvio!

Vedere, poi, nei TG le immagini di paesi desolati, con le attività pubbliche chiuse o ridotte all’osso, sentire di scuole chiuse per limitare il contagio, venire a sapere del pronto allestimento di luoghi per accoglienza di degenze in quarantena diffonde panico, diciamocelo!

Improvvisamente ci sentiamo in pericolo, più di quanto ci sia mai capitato di sentirci. E ci rivengono alla mente i capitoli dei Promessi Sposi manzoniani, le scene degli untori, le pagine tragiche della Storia della Colonna Infame, oppure le novelle del Decameron boccaccesco, se non addirittura i versi del De rerum natura di Lucrezio o alcuni capitoli della Guerra del Peloponneso di Tucidide.

Ovviamente sono passati secoli (se non millenni…) da quei precedenti letterari, ma il senso di panico è lo stesso! Ne sappiamo di più, ovviamente, ma questo non ci rilassa!

Per rimanere al caso più recente di quelli citati, all’epoca della peste secentesca non esistevano tutti gli studi che esistono oggi, ma questo non ci fa sentire immuni da rischi!

Per il momento l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il coronavirus, nato in Cina, “non ancora una pandemia“, quindi viene ancora classificato come epidemia di emergenza sanitaria globale. Ma questo non ci tranquillizza, visto che non è questione di definizioni appropriate: in un mondo globalizzato un virus ci mette poco a girare l’intero globo!

Per questo non dobbiamo farci prendere dal panico, ma non dobbiamo certo  sottovalutare o irridere le raccomandazioni che ci vengono comunicate ad ogni piè sospinto h24 su tutti i media: lavarci spesso e bene le mani, usare il gel battericida quando possibile, non toccarci frequentemente bocca, naso, occhi, usare le accortezze che utilizziamo ogni anno nel momento del massimo picco di diffusione di TUTTE le influenze. Solo che questo caso ci mette più paura, non tanto per i numeri (che, continuano a dirci, non sono tanto più alti di quelli dei colpiti da influenza ogni anno), quanto proprio per la sua globalità!

Sappiamo che si parla di caso sospetto se la persona ha sintomi respiratori gravi, febbre e tosse, e se nei 14 giorni prima della comparsa di tali sintomi è stato in una delle zone a rischio della Cina. Si considera caso sospetto anche chi è stato a contatto stretto con un caso probabile o confermato. Sappiamo che in presenza di un caso sospetto possiamo contattare il 118 o direttamente il 1500, il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità  attivo 24 ore su 24. Apprendiamo inoltre che la Regione ha messo a disposizione dei cittadini un numero verde, presso il Centro di Ascolto Regionale, al quale rispondono operatori adeguatamente formati: si tratta del numero 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15.

Ma tutti speriamo di non dovercene MAI avvalere!

Per chi volesse leggere per intero l’articolo:

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/02/22/news/coronavirus_in_italia_i_19_sbarcati_dalla_diamond_princess_in_giappone-249225700/?refresh_ce

Coronavirus arrivato anche in Italiaultima modifica: 2020-02-22T19:07:46+01:00da latineloqui69
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