La notte delle falene

“…e quella cosa si è allontanata, è sbiadita, come succede per quelle situazioni che all’inizio ti sembra debbano schiacciarti, finché una sera ti accorgi che non ci pensavi da un pezzo e allora capisci che sopravviverai”.

falene

Lo confesso: all’inizio il libro non mi convinceva più di tanto… Avete presenti quelle letture in cui è necessario farsi forza per andare avanti e non mollare? Ad un certo punto, però, la svolta: la trama era diventata magicamente interessante, anche grazie alla sua natura di giallo- è innegabile.

La storia è quella macabra di un’uccisione barbara e violenta: una splendida ragazza nel fiore della sua età, Alice, è stata uccisa in una gradevole notte d’estate. Il suo corpo giaceva nel bosco, a pochi passi dalla casa del suo molestatore, per il quale non c’è quindi scampo: quella stessa notte lo raggiunge, impietosa, la vendetta del padre della ragazza, devastato da quella morte violenta. Dieci anni dopo, però,  quella notte è ancora avvolta nel mistero: quindi è la stessa Alice a raccontaci la sua storia, la sua vita e soprattutto la sua morte. Così conosciamo pian piano Enrico, il fidanzato di allora, che ritorna dopo tanto tempo sui luoghi di quell’immenso dolore e non si aspetta proprio di dover affrontare quel passato che molto faticosamente aveva provato a cancellare, quelle persone che aveva “preferito” dimenticare (come gli rinfaccia un misterioso SMS inviatogli dal cellulare dell’ex ragazza dopo la morte di lei e che gli dà la forza di riaffrontare il tutto, alla ricerca della verità…), ma anche la madre e il padre di Alice, nonché la sua amica Chiara.

E così la conclusione, che non può essere un happy ending per forza di cose, ci “consola” di quell’ingiustizia.

Quanto alla leggenda delle falene, non ne avevo mai sentito parlare, ma mi ha affascinato: leggere per credere!