WONDER

 

UNA STORIA CHE VA DRITTA LA CUORE DELLO SPETTATORE.

UN PREZIOSO MEMENTO SUI CONCETTI DI DIVERSITÀ E DI ACCETTAZIONE.

wonder

Regia di Stephen Chbosky.

Un film con Julia Roberts, Jacob Tremblay, Owen Wilson, Mandy Patinkin, Ali Liebert, Daveed Diggs.

Titolo originale: Wonder.

Genere Drammatico – USA, 2017, durata 113 minuti.

Uscito al cinema il 21 dicembre 2017, distribuito da 01 Distribution.

Consigliato per la visione di bambini e ragazzi.

La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da R.J. Palacio e pubblicato nel 2012.

Un successo negli Stati Uniti. Sono i dati e i numeri a parlare: il film ha ottenuto 1 candidatura a Premio Oscar, 1 candidatura a BAFTA. In Italia al Box Office Wonder ha incassato 12,4 milioni di euro.

Il bellissimo film, con la mirabile interpretazione dell’inarrivabile Julia Roberts, ci racconta la storia del piccolo August (per gli amici Auggie), tristemente nato con una rara malattia, che lo ha reso diverso per sempre e gli ha segnato una vita fatta di esclusione, reclusione, allontamento, interventi (ben ventisette, per essere precisi…).

A dieci anni dovrà affrontare il mondo della scuola “vera” per la prima volta: non bastano più le lezioni private della tenerissima mamma dentro le calde e sicure mura domestiche. La prima media va affrontata fuori dalla bambagia, in mezzo al resto del mondo. Nasce quindi il problema del contatto con gli altri, i “normali”, della loro accettazione del “diverso”, del “mostro”. In altre parole- senza eufemismi- il gigantesco problema del bullismo, fortemente presente in molte scene del film.

E così, giorno dopo giorno, delusione dopo delusione, amarezza dopo amarezza, lacrima dopo lacrima, esce fuori finalmente il buono che DEVE esserci dentro ognuno di noi, la nostra capacità di accettare l’altro anche quando è MOLTO diverso da noi.

Il tutto all’interno di una famiglia comune,  composta da due genitori e due figli, la prima dei quali soffre in silenzio la presenza “ingombrante” del secondo, che dalla sua nascita involontariamente monopolizza l’attenzione di mamma e papà, fagocitando quindi anche la parte di affetto che sarebbe spettata a lei. Eppure lei capisce, lei non si offende, lei non punta i piedi, fa tutto da sola, cresce senza quelle attenzioni sacrosante, fino a diventare la splendida ragazza che è, fiorendo come una splendida rosa nel giardino della personalità. Il padre è la giovialità fatta persona, con una battuta pronta in ogni momento, a smorzare quell’atmosfera fatta di preoccupazione e risentimento verso la vita e il destino tutto. La madre, la splendida Julia, amorevole e comprensiva, mai esacerbata contro una vita tanto faticosa per lei, diventa sempre più bella con lo scorrere dei fotogrammi e nella scena finale esplode in tutta la sua bellezza vitale. Sicuramente NON si tratta di un caso… Lo spettatore attento lo percepisce bene!

La tematica (“Nessuno è normale”) ricorda molto da vicino il bellissimo “The greatest showman”: provare per credere!

Bellissima la morale, non “semplicemente” cristiana, bensì civica: “Siate gentili, perché tutti combattono una battaglia dura”

Ho pianto (non ho nessun problema ad ammetterlo…). Lacrime catartiche. Quelle che fanno bene al cuore! Di tutti!

Grazie a chi me ne ha proposto la visione!

T.V.B.!

 

WONDERultima modifica: 2018-12-28T17:19:46+01:00da latineloqui69
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.