Il professore

Il Professore- Charlotte Bronte

Il professore – edito in Italia anche col titolo Quel dolce sorriso– è il primo romanzo di Charlotte Brontë, anche se fu pubblicato solo dopo la sua morte.

La trama è interessante, ma ormai “anomala” per un lettore dei nostri giorni. Il contesto è ovviamente scolastico, però ci troviamo catapultati in un contesto a tinte sbiadite, che ormai non conosciamo più, perché il sistema scolastico è cambiato, e molto!

Il protagonista è William Crimswort, che ha l’occasione di abbandonare un lavoro contabile per andare a lavorare come insegnante in un collegio maschile in Belgio, diretto dal signor Pelet. In poco tempo i meriti del professore giungono alle orecchie della signorina Reuter, direttrice della vicina scuola femminile, che offre al giovane un posto nel suo istituto. William accetta e si invaghisce di lei per i suoi modi gentili e cortesi, ma patisce un’amara delusione quando la sente parlare con Pelet del loro imminente matrimonio. Da quel momento assume nei suoi riguardi un atteggiamento freddo e distaccato. La donna, invece, mantiene i suoi modi affabili e tiene sempre William in ottima considerazione, al punto da affidarle come discente la giovane insegnante Frances, desiderosa di perfezionare il suo inglese. William da subito apprezza molto la dignità, la caparbia, la tenacia e la spiccata intelligenza di Frances, che non si arresta di fronte alle difficoltà, in primis linguistiche, che incontra nel suo percorso; così pian piano se ne innamora segretamente.

Gelosa delle attenzioni che William reserve a Frances, la signorina Reuter la fa però allontanare dalla scuola con un pretesto e non rivela a William dove si trovi. Ben presto egli scopre che la Reuter si è a sua volta innamorata di lui, ma non  volendo ormai entrare in conflitto con Pelet, lascia la sua scuola e va in cerca di Frances. La trova infine in un cimitero e si riconcilia con lei.

In seguito il professore viene ingaggiato in un nuovo collegio, in cui la paga è piuttosto alta.

Alla fine, lui e Frances hanno un bambino e aprono una scuola insieme; la famiglia si garantisce la tranquillità economica, gira per l’Inghilterra e si stabilisce infine in campagna.

Nella trama sembra essere confluita un’esperienza autobiografica dell’autrice, che era stata una  docente in Belgio e si era -pare…- innamorata del suo maitre.

Interessante la narrazione, arricchita da diversi dialoghi redatti in francese. Avvincente l’ambientazione, dietro la quale ritroviamo la tipica società ottocentesca, con i suoi princîpi e i i suoi dogmi imprescindibili. Curiosa la descrizione del rapporto docente/discenti, nel quale si trova qualcosa di quello moderno tra insegnante e studenti (termini più adatti alla cultura moderna…): il FASCINO. Il fascino della cultura. Il fascino dell’affabulazione. Il fascino del modello. Il fascino del maestro di vita e di testa.

Insomma, una storia delicata con un nobile happy ending (che NON potevo non anticipare…) che a noi docenti di oggi lascia ancora un barlume di speranza…

Da non perdere!

(Dati essenziali tratti da wikipedia, l’enciclopedia libera, liberamente riveduti e integrati)

latineloqui69