FICARRA e PICONE “si imbarcano” in un’avventura che solo ai più sprovveduti sarebbe potuta sembrare un rischio di fallimento…
Il motivo risale indietro negli anni, al periodo dell’adolescenza dei due “navigati” comici siciliani, la coppia che da anni sbanca i botteghini al cinema (ricordiamo solo en passant gli intramontabili Il 7 e l’8, Andiamo a quel Paese, L’ora legale) e regala quotidianamente grandi ascolti a Canale 5 con l’eterno Striscia la Notizia.
“Al liceo le versioni io le copiavo. Ma dopo tanti anni il reato è caduto in prescrizione”. Stavolta, però, Picone non ha avuto alternative allo studio: e da quello che abbiamo potuto vedere i due hanno studiato davvero bene!
Il risultato è un’attualizzazione del testo aristofaneo, che attraverso le loro bocche riceve una freschezza espressiva senza precedenti! Lo avreste mai detto? Io no. Ma a quanto pare neanche i due attori, che dichiarano senza mezzi termini di essere rimasti sorpresi dall’attualità dei temi trattati da Aristofane, il quale, tracciando il ritratto di un’Atene in crisi, ha dipinto un quadro che ricalca l’attuale situazione politica. “Una volta messa in scena, i primi a essere sorpresi dall’attualità delle battute della commedia e dalla loro forza comica, siamo stati proprio noi”, ricorda Salvatore Ficarra, “ma l’emozione più grande è sentire ridere il pubblico nello stesso luogo in cui quel testo veniva rappresentato oltre duemila e cinquecento anni fa”.
E in effetti Le rane andò in scena per la prima volta ad Atene nel 405 a.C.! Come può essere attuale una commedia realizzata per la precisione duemilaquattrocentoventitré anni fa? Come può resistere a così tanti secoli la forma del comico? Qualcosa si perde- è innegabile. Ma il miracolo sta in ciò che sopravvive!
Fra le prime difficoltà incontrate per la riproposizione della commedia, c’è stata quella relativa al linguaggio utilizzato: “Non siamo abituati a recitare qualcosa di tanto antico – ammette Valentino Picone – avere un linguaggio diverso da quello che usiamo oggi è strano e al tempo stesso affascinante”.
Affascinante è proprio l’aggettivo adatto: la messa in scena affascina lo spettatore, anche chi come noi si è dovuto “accontentare” della messa in onda del 1 settembre su Rai1, non essendo potuto essere presente alla reale rappresentazione tenutasi nell’inimitabile e suggestivo Teatro Greco di Siracusa….
Ingredienti della perfetta riuscita della serata televisiva: Ficarra (nei panni del dio Dioniso, sbruffone e pasticcione), Picone (il servo scaltro e fannullone Santia), un cast di oltre 40 attori, grandi effetti visivi e musiche eseguite dal vivo dei SeiOttavi e infine la regia televisiva di Duccio Forzano che ha fatto il resto; noto per la realizzazione dei programmi di Fabio Fazio, ha mostrato che anche nella direzione teatrale non è per niente male.
Insomma, una ricetta ben riuscita!
Chapeau!
Le rane | |
Stato | Italia |
Anno | 2017-2018 |
Compagnia | Ficarra e Picone |
Genere | farsa |
Regia | Giorgio Barberio Corsetti |
Soggetto | Aristofane (commedia) |
Musiche | SeiOttavi |
Scenografia | Massimo Troncanetti |
Costumi | Francesco Esposito |
Luci | Marco Giusti |
Personaggi e attori | |
Salvo Ficarra: Dioniso Valentino Picone: Santia Roberto Salemi: Eracle Dario Iubatti: un morto / un servo / Plutone Giovanni Prosperi: Caronte Francesca Ciocchetti: ostessa Valeria Almerighi: Platane Gabriele Benedetti: Euripide Roberto Rustioni: Eschilo Gabriele Portoghese: corifeo Francesco Russo: Eaco |
latineloqui69