Seconda prova Esame di Stato

La prima prova del famigerato Esame di Stato è andata!

Tracce interessanti e “nella norma” in termini di “fattibilità” per i nostri maturandi.

Analisi del testo di Bassani, scrittura documentata incentrata (in tutti e quattro gli ambiti) su tematiche attuali e abbastanza note ai ragazzi sotto esame (solitudine, talento, manipolazione delle masse, clonazione), tema storico che partendo dalle  figure di Aldo Moro e De Gasperi mirava alla tematica del compomesso (anche quello storico), tema di ordine generale che partendo dall’articolo 3 della Costituzione italiana mirava alla tematica più che attuale della dignità umana.

E fin qui nulla questio…

Ma pensiamo a domattina: se ci limitiamo ai tre licei più “noti”, quelli che fanno notizia al telegiornale, i maturandi del classico saranno messi alla prova con una traduzione dal greco, quelli dello scientifico con problemi e quesiti di matematica, quelli del linguistico con una traduzione dall’inglese.

Apparentemente tutto nella norma…

In realtà chi ha decenni di insegnamento sulle spalle sa benissimo che NON si tratta di tre prove equipollenti, in quanto la capacità di traduzione dal latino e dal greco degli studenti del classico NON corrisponde alla dimestichezza che i loro “omologhi” di scientifico e linguistico hanno con la matematica e con l’inglese!!!

Si parla tanto del tentativo di rivivificare il Classico, ma NON si mette mano al punto di arrivo di questa innovazione.

Inventiamo nuove modalità di approccio alle lingue classiche, ad usum Delphini, ma poi si pretende che i nuovi amanti delle civiltà classiche sappiano tradurre come traducevamo noi docenti usciti dallo stesso tipo di scuola almeno trent’anni fa.

Qui qualcosa non torna!

Quanto dovremo aspettare perché qualcuno al MIUR si accorga della contraddizione in termini?

Nel frattempo affrontiamo la prova fiduciosi…