Riforma Maturità 2019

 

TEMPO DI ESAMI!!!

Come ho detto qualche settimana fa ai miei alunni di quinto superiore e poi qualche giorno dopo ad una studentessa di quarto che mi ha fermato per i corridoi per chiedermi lumi su come sarà il suo esame l’anno prossimo, quello che sta per iniziare sarà l’ultimo Esame di Stato alla vecchia maniera: a partire da giugno 2019 si cambia di nuovo! Il 14 gennaio 2017, infatti,  il Consiglio dei Ministri ha dato il primo via libera alla riforma dell’Esame di Stato proposta dal Miur; se le modifiche resteranno quelle previste, dal 2019 l’esame di quinta superiore si svolgerà in modo MOLTO diverso da quello a cui siamo abituati dal “lontano” 1999.

Innanzitutto “Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame”, scrive il Miur in un comunicato stampa.

La Terza prova sarà abolita,  mentre rimarranno in gioco la Prima prova di italiano e la Seconda prova su una della materie caratterizzanti per ogni scuola: sappiamo che per il Liceo Scientifico si alterneranno le due materie di indirizzo matematica e fisica, per il Linguistico le lingue di indirizzo, e per il Classico le due lingue classiche latino e greco, ma a proposito dell’inopportunità di continuare a valutare la conoscenza della cultura classica come si faceva cento anni fa, cioè con una prova di traduzione secca si discute da anni. Eppure nessuno si pronuncia su un eventuale accoglimento di questa perplessità che arriva da più fronti…
L’orale, cioè la fase finale dell’esame, cambierà un po’: “accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza”. Il colloquio darà quindi rilevanza all’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro, che diventerà un requisito necessario per accedere all’esame con il suo monte ore certificato (200 ore per i licei, ad esempio).

I criteri di ammissione all’esame di maturità funzioneranno in modo diverso:  per essere ammessi al nuovo esame di Stato non sarà più necessario avere la sufficienza in tutte le materie ma basterà la media del sei, a cui contribuirà anche il voto in condotta.

A fronte di questo, diventa obbligatorio partecipare alle prove Invalsi, il cui voto, però, non influirà sulla media finale.

Ci sono novità anche per il voto d’esame.
Il giudizio finale resterà in centesimi ma sarà dato più valore all’andamento scolastico durante gli ultimi tre anni di superiori: i crediti scolastici che gli studenti possono accumulare passano infatti dai 25 attuali ai nuovi 40.
Dato che il terzo scritto sarà abolito, cambieranno anche i punteggi da assegnare alle prove: mentre adesso è previsto un punteggio massimo di 15 punti per ognuno dei tre scritti e un massimo di 30 punti per l’orale, a partire dalla maturità 2019 è prevista l’assegnazione di un massimo di 20 punti sia per la prima prova sia per la seconda prova e di 20 punti per il colloquio.

Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda la composizione delle commissioni della maturità 2019: saranno ancora miste, composte da tre commissari esterni, tre interni e un presidente di commissione esterno.
Un’altra grande novità riguarda l’introduzione del test Invalsi in quinta superiore. La prova – che oltre al questionario d’italiano e matematica prevedrà anche un test d’inglese – non farà comunque parte dell’esame ma si svolgerà durante l’anno scolastico e sarà necessaria per poter accedere alla maturità. Il suo voto non peserà comunque sul voto finale d’esame, in quanto il punteggio verrà solamente riportato nella documentazione allegata al diploma.

Insomma, siamo all’ennesimo cambiamento epocale…

Da quando insegno (e quindi da quando faccio parte delle famigerate commissioni d’esame…) ho assistito a cambiamenti di ogni genere: voto in sessantesimi/ voto in centesimicambiamento della Prima prova e introduzione di nuove modalità di scrittura (non più solo i classici “temi”, ma Analisi del Testo e Scrittura documentata), introduzione della Terza prova e delle tipologie di quesiti (A, B, C),  due materie d’esame di cui una a scelta del candidato e l’altra assegnata dalla commsisione e comunicata in itinere, esame su quasi tutte le materie, membri interni ed esterni al 50%,  membri tutti interni, membri di nuovo interni ed esterni al 50%, “tesine” di varia natura, metodologia CLIL, ammissione con sufficienze in TUTTE le materie, ammissione con la MEDIA generale del 6, via la “tesina”, via la Terza prova, prove Invalsi Sì/ prove Invalsi No,  valutazione dell’ Alternanza Scuola/ Lavoro.

In sostanza, ogni tanto l’esame in uscita dal percorso di studi in Italia cambia e in modo sostanziale!

Ogni volta noi interessati ci rimettiamo su una nuova carreggiata e ci attiviamo per seguire percorsi nuovi e attivare nuove modalità di valutazione. Inoltre ogni santa volta speriamo che sia la volta buona e che finalmente sia stato trovato il modo migliore per valorizzare gli studenti, salvo poi scoprire che il sistema è ancora perfettibile, quindi va cambiato.

La sensazione generale di chi passa la vita dentro la scuola è quella di sentire il pavimento che si muove sotto i piedi, di camminare in un sistema che non sta mai fermo…

Però nessuno di noi si arrende. E ogni volta ricominciamo daccapo….  🙁

Lo faremo anche stavolta, con una segreta speranza nel cuore…

latineloqui69