Facebook in the rain

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Romanzo della bravissima scrittrice Paola Mastrocola, pubblicato nel “lontano” 2012, quando i social (da My Space a Bebo, all’ultimo nato, Facebook) erano la sperimentazione del momento, il moderno ritrovato dell’ipertecnologia, un intrattenimento “da nerd”, guardati ancora con sospetto dai più e capaci di far arricciare il naso ai misoneisti di tutte le latitudini.

A distanza di sei anni i social sono entrati nelle nostre vite full-time, sicché siamo tutti (o quasi) “connessi h 24” e non ci preoccupiamo più del fatto di aver legalmente consegnato (complici gli smartphone di ultima generazione, nati per fare tutto fuorché telefonare…) a Zuckerberg (o a chi per lui) le nostre idee, i nostri “stati”, le nostre mete, le nostre gioie e i nostri dolori, le nostre ricorrenze, i nostri visi nelle espressioni più diverse, in una sorta di orwelliano  “Grande Fratello perenne” che ci osserva sempre da lontano, registrando nell’immenso web le nostre idee, le nostre espressioni, la nostra vita secondo per secondo….

Come dire: i  nostri preziosi e sospirati “quindici minuti di celebrità” (Andy Wahrol)  in cambio delle nostre vite.

Ovviamente Mastrocola esagera e la conclusione apocalittica del bellissimo romanzo è sicuramente più un invito a riflettere che una trovata letteraria, ma… non esageriamo forse un pochino anche noi?

Meditiamo gente, meditiamo!

 

latineloqui69

Facebook in the rainultima modifica: 2018-01-16T18:26:28+01:00da latineloqui69
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