A Massimo Troisi

A Massimo Troisi

“Non so che teneva dint’a capa,
intelligente, generoso, scaltro,”

“per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia diceva del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.

La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di jamm, o’ saccio, ‘naggia, oilloc, azz!
Era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.
“Non si capisce”, urlavano sicuri,
“questo Troisi se ne resti al Sud!”
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Hollywood!

Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.”

“Oh Massimino io ti tengo in serbo

fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro”.

Roberto Benigni

Che altro aggiungere? Niente, non serve proprio nient’altro!

latineloqui69

A Massimo Troisiultima modifica: 2017-07-30T11:07:39+02:00da latineloqui69
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2 pensieri su “A Massimo Troisi

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