La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco

geniale

SOLO NOVE? 

“Non ho  ho mai visto sguardi più smarriti  come quando faccio domande del tipo: <<Cosa ti ricorda αρχή oppure γράφειν? Davvero non ti vengono in mente parole come “archeologia” o “grafica”? >> (…).

La barriera dell’alfabeto -e, secondo me, della soggezione che incute il greco- pare inghiottire nel buio qualsiasi assonanza con la nostra lingua. E così si rinuncia in partenza a voler capire, certi di non capire”.

 

Ma NON è così, ve lo giuro!!! Il greco è molto più semplice e delizioso di quanto certi pregiudizi vogliano dare ad intenderci! Nonostante le grammatiche fitte di tabelle, nonostante la difficile lettura del vocabolario greco/italiano (il “famigerato” Rocci vecchia edizione, ma non solo…),  nonostante quelle lunghe “versioni” (che termine desueto e scoraggiante!) che gli eserciziari propinano ad ogni piè sospinto!

Libro geniale, ma davvero. E davvero geniale la scelta editoriale dell’autrice, la Andrea che cerca di spiegare la motivazione della “anomalia onomastica” del suo nome proprio ricorrendo alla genialità della lingua greca…

Un libro che sa di esperienza vissuta e di scelta di vita e che è perfettamente fruibile per qualsiasi conoscitore della FORMA MENTIS garantita dagli studi classici, impreziosito inoltre da citazioni di brani esemplari tratti dalla produzione letteraria greca (tradotti anche molto bene, aggiungerei…) nonché da schede grammaticali e lessicali esatte ed interessanti.

Insomma, una vera apologia del liceo classico, che si legge davvero tutta d’un fiato, adattissima ad un momento storico in cui la scelta del classico è socialmente molto démodé…

Preziose anche le considerazioni di tipo sociale e didattico, molte delle quali da me condivise da sempre!

Consigliatissimo a tutti, colleghi e non.