I turbamenti del giovane Torless

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I turbamenti del giovane Törless è l’esordio letterario dello scrittore austriaco Robert Musil, pubblicato per la prima volta nel 1906: si tratta di un romanzo di formazione, che racconta la storia di un giovane cadetto militare disorientato, alla ricerca di valori morali sicuri all’interno del sistema sociale in cui si trova a vivere ed il significato che questi assumono per lui.

Nel 1966 il regista Volker Schlöndorff ha tradotto la storia in linguaggio cinematografico, con un film che vede Mathieu Carrière interpretare la parte di Törless (ma non ho mai avuto occasione di vederlo…).

L’opera racconta le esperienze di Törless, proveniente da un’ottima famiglia dell’impero austro- ungarico; ciò gli permette di studiare in un rigido ed esclusivo collegio militare, dove si trova a vivere con i suoi amici esperienze sia eterosessuali che omosessuali, nonché compiere atti di forza e brutalità virile (con atteggiamenti anche di pesante BULLISMO) nei confronti di un altro giovane, un ragazzo loro compagno di studi di nome Basini. Questi subisce sevizie varie e viene ricattato per un furto commesso, di cui i commilitoni Beineberg e Reiting sono venuti a conoscenza; se fosse arrivato alle orecchie dei superiori ciò l’avrebbe portato alla sicura immediata espulsione dal collegio. Invece di andare a denunciarlo all’autorità degli adulti scelgono di farsi giustizia da sé; le torture si fanno così via via che passa il tempo sempre più spietate fino a sfiorar il sadismo puro. Gli abusi, da psicologici che erano all’inizio, si fanno un po’ alla volta fisici e finanche ferocemente sessuali (seppur mai esplicitamente descritti, ma sempre solo allusi).Basini masochisticamente sembra voler continuare a sopportare tutto in silenzio anche quando, dopo essere stato privato d’ogni dignità, si è screditato di fronte all’intera classe. Comincia così ad essere periodicamente violentato; si rivela sempre più un omosessuale esplicito, in un qualche modo addirittura complice lui stesso degli abusi subiti, come quando pare provare piacere davanti alle aggressioni sessuali ripetute di Beineberg e ai “giochini” di Reiting. I due aggressori compensano l’attrazione fisica che provano per Basini degradandolo moralmente. Il giovane Törless sembra esprimere inizialmente il giudizio più duro nei confronti dell’effeminato, privo di forza di volontà e vizioso, Basini (si sente difatti interiormente attratto ma anche respinto da lui); ciò lo porta presto ad unirsi ai due persecutori: egli osserva i fatti quasi fosse uno scienziato alle prese con un esperimento che tenta di comprendere, cercando di capire dentro di sé la differenza sussistente tra il suo esteriore “io razionale” che vuole giudicare con impassibilità e la parte più oscura e nascosta della sua anima, quella che intimamente partecipa allo stupro… Ma questo crescente disgusto provato dal ragazzo di fronte alla passività fisica e morale di Basini lo rende infine incapace di proseguire oltre in questo gioco tra schiavo e carnefici: quando il tormento diviene per lui insopportabile arriva a consigliare segretamente a Basini di andare presto a costituirsi dal preside, uscendo così dalla situazione di vicolo cieco in cui s’è cacciato. Törless ad un certo punto capisce che non vuole più farsi complice di tali atti e giunge ad accusare gli altri due aguzzini di comportarsi inutilmente in modo brutale. Reiting e Beineberg allora se la prendono a male per gli insulti pubblici ricevuti da parte di Törless davanti al loro capro espiatorio e decidono così per vendetta di rivelare a tutti il furto commesso, per coprire dei debiti contratti, da Basini; lo denunciano all’intera compagnia e lasciano poi che i compagni di classe facciano il resto. Törless è sempre più contrariato ed infine Basini preferisce andare a costituirsi dal direttore piuttosto che subire ulteriori umiliazioni: ottiene in tal modo l’espulsione dalla scuola. In conclusione i suoi persecutori Reiting e Beineberg vengono percepiti come degli eroi il cui solo intento era quello di redimere il “peccatore”. Törless, dopo aver fatto uno strano discorso “filosofico” davanti alle autorità scolastiche riunite per dibattere sull’accaduto (si mette a discettar del divario che esiste tra razionale ed irrazionale), viene richiamato dai responsabili dell’istituto i quali decidono che quel ragazzo è troppo intellettualmente raffinato e giungono a suggerire alla famiglia che sia istruito privatamente. Törless così abbandona la scuola quasi in una fuga precipitosa.

Molto impegnativo a livello espressivo e non meno a livello contenutistico.  NON sono semplici “turbamenti”…

SOLO per stomaci forti.

(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

latineloqui69