Lessico famigliare

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Lessico famigliare è un romanzo autobiografico di Natàlia Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1963. Nel 1963 il vinse il Premio Strega.

Il romanzo descrive dall’interno la vita quotidiana della famiglia Levi, dominata dalla figura del padre Giuseppe. Il libro è la cronaca ironico-affettuosa della famiglia dagli anni 25 agli anni ’30 ai primi anni ’50, attraverso abitudini, comportamenti e soprattutto la comunicazione linguistica, da cui deriva il titolo. Figure ed eventi si avvicendano nella pagina senza ordine gerarchico, e si presentano da sé, vivono attraverso i loro gesti e le loro parole. In questo libro si affrontano anche tutti i conflitti e le vicende della famiglia Levi. Molta attenzione viene dedicata alle figure della madre e dei fratelli Spencer e Lili, soprattutto durante il Fascismo.

Il lettore ripercorre quindi vicende familiari cronologicamente legate soprattutto all’età fascista e alla seconda guerra mondiale, quando vengono evocati l’uccisione del marito dell’autrice, Leone Ginzburg, per attività politica antifascista, la persecuzione degli ebrei, fino ad arrivare al suicidio di Cesare Pavese e alla caduta delle illusioni della Resistenza.

Una pagina di storia filtrata dalla quotidianità.

(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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