Romanzo di Alessandro

Il Romanzo di Alessandro è costituito da una raccolta di racconti leggendari sulla vita di Alessandro Magno, costituitasi ad Alessandria d’Egitto a partire dal secolo successivo alla sua morte. Il testo è un apocrifo falsamente attribuito a Callistene (l’autore è a volte citato come pseudo-Callistene) ed ebbe grande diffusione per tutta l’antichità ed il Medioevo, con numerose versioni e revisioni. La prima versione, in greco antico, risale al III secolo.

La narrazione è romanzata, epica e solenne: tutti gli avvenimenti della vita del grande condottiero sono raccontati e contemporaneamente interpretati alla luce della loro reale (o presunta) grandezza. Dalla nascita (anzi dal suo concepimento) alla morte è tutto un seguito di azioni grandi e gloriose. Impostazione cronologica classica, come nelle migliori biografie. L’explicit è, infatti: “Nacque nel primo mese del mese di Tybi, all’alba, morì nel quarto giorno del mese di Pharmouth (= 13 giugno, secondo il calendario egizio), al tramonto”.

Fu matrice di una lunga tradizione successiva: dai romanzi di Alessandro nella letteratura latina (ricordiamo l’opera di Curzio Rufo) ai vari Roman d’Alexandre  della tradizione medievale (un grande numero di versioni e rimaneggiamenti diversi tra loro, che risalgono ai primi secoli dopo l’anno Mille ), al successivo e più organico romanzo in dodecasillabi Roman d’Alexandre  (risalente al 1180-1190 circa e suddiviso per convenzione in quattro parti o branches, ciascuna relativa ad una fase della vita di Alessandro, scritto dal normanno Alexandre de Bernay, detto anche Alexandre de Paris). E la lunga tradizione non è ancora finita, se consideriamo che persino Ken Follett, nel suo “I pilastri della terra” ci presenta uno dei suoi personaggi  intento a leggere con avidità e ammirazione “Il romanzo di Alessandro” (presumibilmente la versione medievale di cui sopra, dato chela sua opera è ambientata nel XII secolo)…

E non dimentichiamo l’omonimo “Il romanzo di Alessandro” recentemente scritto dal  fine conoscitore del mondo antico, Valerio Massimo Manfredi, a dimostrazione del fatto che ben 25 secoli dopo la sua morte, la sua figura (storica, ma anche leggendaria) non finisce ancora di stupire e fornisce ancora materiale per opere letterarie di pregio!

Lettura (in greco o in traduzione) gradevole e agevole, grazie ad una sintassi semplice e quasi completamente paratattica.

(Liberamente tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

latineloqui69