Pasqua: vacanze e non solo…

 

uova pasqua

 

Cominciamo da principio…

La Pasqua è innanzitutto una festa religiosa: per gli Ebrei commemora la liberazione dall’Egitto; per i Cristiani la resurrezione di Cristo.

Etimologicamente, il termine deriva dal greco “pascha”, a sua volta derivante  dall’aramaico “pasah” (propriamente: passare oltre).

Ripassiamo un po’ di storia antichissima…  Ma chiunque come me abbia visto il bellissimo film  Dreamworks  “Il principe d’Egitto” ha ben presente quel momento storico!

Il popolo di Israele, ovvero gli Ebrei, era ridotto in schiavitù in Egitto e nemmeno  dopo le famose nove piaghe il Faraone si convinse a lasciarlo andare. Quindi Dio decise di scagliare una decima piaga, la più tremenda. Ogni famiglia ebrea avrebbe dovuto sacrificare un agnello e segnare  sol suo sangue gli stipiti e l’architrave della porta: grazie a quei segni Dio, sceso sull’Egitto per uccidere il primogenito di ogni famiglia egizia,  avrebbe riconosciuto i suoi e sarebbe passato oltre. Così la volontà del Faraone fu infine piegata, gli Ebrei partirono, guidati da Mosè, e abbandonarono finalmente  l’Egitto passando oltre il Mar Rosso.
La Pasqua cristiana si pose sul solco della Pasqua giudaica, ma si trasformò profondamente. L’etimologia del termine fu in qualche modo collegata  al verbo greco  “paschein”  (soffrire), per avvicinare la celebrazione alla Passione di Cristo. Ne nacque la festa più importante di questa religione, quella che porta il segno del vero elemento distintivo della religione cristiana: la resurrezione, la vittoria della vita sulla morte.

La sua data è mobile perché dipende dal plenilunio di primavera. Per questo- a seconda della sua occorrenza- ogni anno distinguiamo tra “Pasqua alta” e “Pasqua bassa”.

Passiamo ora al lato mangereccio, cominciando dalle famose e amatissime uova di Pasqua…

L’uovo di Pasqua è un oggetto tradizionale, divenuto nel tempo uno dei simboli della stessa festività cristiana,  insieme alla colomba. Nel Cristianesimo l’uovo  simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo.

La tradizione di decorare uova risale già ai primi Cristiani, che pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Cristo, e le decoravano con croci o altri simboli (una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali).

Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne rafforzata da un’usanza tipicamente pasquale: la Quaresima, il periodo di quaranta giorni (quadragesimus dies> quadragesima> Quaresima) prima della Pasqua nel quale i credenti sono tenuti al digiuno e all’astinenza, nel quale è vietato mangiare carne, ma in passato era vietato mangiare anche le uova. Era difficile però costringere le galline a non depositare uova in quel periodo, così i primi Cristiani si trovavano con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure come sassi e poi dipingerle con colori sacri e simbolici.

Successivamente, soprattutto  nel XX secolo, ma con prototipi torinesi risalenti al Settecento, invalse la moda dell’uovo di cioccolata arricchito al suo interno da un piccolo dono. Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle classiche uova di cioccolato era per lo più affidata a maestri artigiani, oggi l’uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale, per la gioia di tutti i bambini (e non solo…), che chiedono quelli che contengono il gadget a loro più gradito!!!

Quanto al dolce tradizionale della Pasqua, la colomba (vero MUST di qualsiasi tavola pasquale tanto quanto il panettone lo è di quelle natalizie…), sappiamo per certo che la colomba è universalmente considerata un simbolo di pace.

Questo significato risale molto probabilmente alla lettura di un episodio della Genesi in cui fu proprio una colomba a portare un ramoscello d’ulivo nel becco a Noè dopo il diluvio universale per indicare la fine delle ostilità tra Dio e il suo popolo. Tuttavia anche ai tempi di Greci, Egizi e poi Romani per le cerimonie sacre veniva preparato un pane a forma di colomba cui si attribuivano proprietà rituali e magiche. I Cristiani, dunque, acquisirono questa tradizione, attribuendo alla colomba il simbolo della Pace sulla scia del famoso episodio citato nella Bibbia.

Fu poi solo dagli  inizi del Novecento che si ebbe il lancio sul mercato, ad opera del direttore pubblicitario della Motta (Dino Villani), della colomba intesa come dolce pasquale ripieno di uvetta e canditi e ricoperta di glassa di zucchero e mandorle. La ricetta poi venne ripresa da Angelo Vergani proprietario dell’omonima ditta milanese che ancora oggi produce colombe.

Nel tempo l’impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una glassa alle mandorle, ha assunto varie forme e varianti, facendo però sempre  della morbidezza e del profumo le sue caratteristiche inconfondibili.

Questa, in estrema sintesi, la festa che ogni anno celebriamo con tanto di “vacanze pasquali” e allegate “uova di Pasqua”….

BUONA PASQUA A TUTTI!!!

fonte: www.wikipedia.org (liberamente riveduta e corretta)

latineloqui69

Pasqua: vacanze e non solo…ultima modifica: 2018-03-30T20:12:20+02:00da latineloqui69
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